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Notizie false, pregiudizi, timori infondati e inutili paure. Roberto Berni Canani, docente di Pediatria dell'ateneo Federico II, e ricercatore del Ceinge-biotecnologie avanzate, sgombra il campo da una serie di inaudite sciocchezze e lancia un appello accorato alle famiglie dei tanti giovani - e giovanissimi - ancora senza vaccino.
Qual è il problema, professore?
«La reticenza delle mamme napoletane - non tutte ma quanto basta - nei confronti delle vaccinazioni verso le quali si nutrono una serie di preoccupazioni».
Infondate?
«Ma certo. Passo ore a convincere le famiglie dei miei bambini circa l'importanza delle campagne vaccinali in genere, e contro il Covid in particolare».
Con quale esito?
«Quasi sempre positivo ma devo ammettere che la quantità di fake news in circolazione disorienta non poco i genitori. Ho sentito assurdità incredibili».
Ne dica una.
«Il vaccino è dannoso, tanto per fare un esempio. E i devastanti effetti si sentiranno solo tra qualche anno. Stramberie alle quali rispondo che non esiste un solo dato scientifico che accerti la pericolosità dei vaccini, a breve o lungo termine che sia».
Tutte sciocchezze, insomma.
«Forse l'antibiotico è più pericoloso, e lasciatemi passare il paradosso. Siamo seri e concentriamoci invece sulla sola certezza che abbiamo».
Quale?
«La vaccinazione di massa, l'unica strada da percorrere per tornare a una vita normale.
La risposta sarà senza dubbio sì.
«E allora che cosa aspettate? Vaccinatevi al più presto e invitate i vostri compagni a farlo altrimenti da questa storia non se ne esce. Alle famiglie poi dico di non aver paura: non c'è nulla da temere».
Tra le varie preoccupazioni, in particolare per le adolescenti, quella che il vaccino anti Covid precluda la possibilità di somministrare, in tempi brevi, anche il siero per contrastare il papilloma virus.
«Altra sciocchezza. Non c'è alcuna incompatibilità tra i due. Così come, aggiungo, possono star tranquilli anche i soggetti allergici: vaccinatevi pure senza ansie».
La paura invece è tanta.
«Non lo metto in dubbio, siamo tutti un po' condizionati dal periodo che stiamo vivendo. È giusto, quasi necessario direi, raccogliere informazioni, ma c'è un limite a tutto. Faccio un altro esempio».
Quale?
«Una mamma, alla quale sollecitavo la vaccinazione per il figlio adolescente, mi ha risposto che l'avrebbe fatto ma in autunno».
Le ha detto anche per quale ragione?
«Aveva sentito dire, probabilmente da qualche amica, che il vaccino con il caldo faceva male alla salute e allora meglio far passare l'estate e attendere il calo delle temperature. Nel frattempo però il ragazzo era in partenza per Ibiza, e poi non so dove altro ancora sarebbe andato a far le vacanze».
Quale autunno ci aspetta?
«Inizialmente Napoli ha risposto molto bene alla campagna vaccinale ma ho l'impressione che la situazione stia cambiando».
Che cosa glielo fa pensare?
«Il numero di giovani che non può accedere al nostro ambulatorio perché sprovvisto di green pass. Senza quello non si entra e in troppi restano fuori».
Intanto il Covid avanza.
«Mi aveva chiesto che autunno ci aspetta. Non voglio fare allarmismi ma l'aria che tira non mi piace».
L'ospedale Santobono già registra il sessanta per cento di posti occupati nei reparti Covid e si appresta a varare un piano di emergenza per la ripresa.
«Non è certo un buon segnale. Temo anche io un incremento di ricoveri post vacanze. La verità è che ora bisogna immunizzare anche la fascia sotto i 12 anni. Aspettiamo solo che gli organismi regolatori ce lo permettano e siamo pronti a partire. Anche in questo caso, tranquilli: i bambini non corrono alcun rischio ma solo benefici».
Il Mattino