Creme solari, dopo le Hawaii anche la Thailandia le mette al bando: «Uccidono i coralli»

La barriera corallina (immag repertorio Ansa)
Non è la prima volta che le creme solari finiscono sotto esame. In questo caso, però, la questione è ben più grave di una comune allergia ma di ben...

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Non è la prima volta che le creme solari finiscono sotto esame. In questo caso, però, la questione è ben più grave di una comune allergia ma di ben altro. Sì perché stavolta la ragione che le ha portate sul banco degli imputati coinvolge la vita stessa delle barriere coralline. Creme e pomate, infatti, stando a quanto riportato dagli studiosi del Thai Department of National Parks, Wildlife and Plant Conservation, contengono almeno quattro sostanze chimiche utilizzate nel ciclo della produzione,  ritenute dannose per la salute del mare e la vita dei coralli.

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Tra queste, l'Ottinoxato, prodotto chimico ricavato dai sottoprodotti del petrolio quali il metanolo, e l'Ossibenzone, filtro solare organico a base di carbonio, responsabili della uccisione delle larve dei coralli nonché dello sbiancamento della barriera. Da qui, considerata la massiccia affluenza di turismo balneare, la decisione delle autorità di quel Paese di vietare l'uso di creme e pomate solari ai bagnanti. Il divieto segue di pochi mesi quello imposto anche alle Hawaii e a Palau dove l'ordinanza è già in vigore. Osservati speciali, in Thailandia così come alle Hawaii, i parchi marini dove le multe applicate si preannunciano salatissime, fino ad arrivare a sfiorare i 2mila euro.

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Il Mattino