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Dolore misto a incredulità per la notizia della morte improvvisa della 45enne Cristina Calzoni, una dolce donna bionda molto conosciuta a Gabicce e Cattolica, attiva nel Coro Città di Gabicce e compagna inseparabile del Maestro Gilberto del Chierico. Il decesso risale alle 19,30 di venerdì 14 gennaio: «La mia amata Cristina, ieri mi ha dato l’ultimo bacio. Grazie per esserci stata, dolce leonessa» è stato l’addio affidato ai social dallo stesso Del Chierico. Poi un susseguirsi di interrogativi su una scomparsa tanto prematura quanto imprevedibile. Sarà certamente l’autopsia a fare luce sulla vicenda.
Cristina Calzoni, morta a Gabicce
È però nei fatti che ad agosto scorso la donna era stata morsa da un ragno violino nei pressi della propria abitazione di Vigna del Mar, sul promontorio gabiccese. Visite mediche e cure pesanti, seguita dal centro antiveleni durante la lenta uscita dai danni che il veleno di tale aracnide è in grado di diffondere. Poi ad ottobre la sfortuna: l’incredibile sventura di un’altra puntura da parte di un altro esemplare della stessa specie, appostato sul sedile dell’auto. Un nuovo morso, questa volta sulla schiena e ripartono le cure, il gonfiore e anche un intervento chirurgico volto a ridurre il danno. Sopravviene una sciatica ma i farmaci del caso non annullano ancora la tossicità del veleno. Questi i fatti occorsi negli ultimi tribolati mesi di Cristina, ma solo l’indagine autoptica potrà appurare il loro eventuale collegamento con il decesso improvviso, repentino, senza reale preavviso se non quanto accadutole mesi prima e il conseguente complicato recupero.
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A raccontare queste circostanze tra le lacrime è Paolo Amadei accanto alla moglie, i titolari dell’hotel Aurora in cui Cristina Calzoni lavorava durante la stagione estiva, entrambi legati alla coppia per lavoro e per amicizia: «Sabato sera saremmo usciti insieme per una pizza, avevamo appuntamento.
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«La morte a volte è difficile da comprendere, perché poi lascia dietro di sé un vuoto incolmabile. E così sarà per l’amico Gilberto, per tutti i tuoi cari e per tutti coloro che hanno avuto il piacere di conoscerti». Queste le parole del sindaco Pascuzzi nel mare di tutte le altre voci.
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Il Mattino