Cucchi, Salvini: «L'errore di un carabiniere non infanghi il sacrificio di molti». Nistri: pochi sbagliano

Cucchi, Salvini: «L'errore di un carabiniere non infanghi il sacrificio di molti». Nistri: pochi sbagliano
«Da ministro non ammetterò mai che l'eventuale errore di uno permetta a qualcuno di infangare il sacrificio e l'impegno di migliaia di ragazzi e delle...

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«Da ministro non ammetterò mai che l'eventuale errore di uno permetta a qualcuno di infangare il sacrificio e l'impegno di migliaia di ragazzi e delle ragazze in divisa». Lo ha detto il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, alla celebrazione del 40° anniversario della fondazione del Gis (Gruppo Intervento Speciale Carabinieri) che si svolge nella sede del Comando Unità Mobili e Specializzate Carabinieri Palidoro, a Roma. 


 

«Mai niente e nessuno potrà mettere in discussione il vostro onore, la vostra fedeltà e lealtà», ha aggiunto Salvini.

«L'Arma si deve ricordare che è nella virtù dei 110mila uomini che ogni giorno lavorano per i cittadini che abbiamo tratto, traiamo e trarremo sempre la forza per continuare a servire le istituzioni; 110mila uomini che sono molti ma molti di più dei pochi che possono dimenticare la strada della virtù». Così il comandante generale dei Carabinieri Giovanni Nistri ha concluso il suo discorso nel corso della cerimonia per i 40 anni del Gis.

L'Arma è sempre stata «vicina al cittadino» e i carabinieri sono un «punto di riferimento, esempio di rettitudine, integrità e senso del dovere»: ma nel caso in cui «si accerti l'avvenuta negazione di questi valori si deve agire e accertare la verità isolando i responsabili allo scopo di ristabilire la fiducia dei cittadini nell'Arma». Così il ministro della Difesa, Elisabetta Trenta, ha concluso il suo discorso durante la cerimonia per i 40 anni del Gis. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino