Davide Astori, in tre a processo per la sua morte. L'accusa: «Certificato falso presentato al giudice»

Morte di Davide Astori, in tre a processo. L'accusa «Certificato falso presentato al giudice»
Dopo la condanna in primo grado per l'omicidio colposo del calciatore Davide Astori, l'ex direttore della medicina sportiva di Firenze Giorgio Galanti...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Dopo la condanna in primo grado per l'omicidio colposo del calciatore Davide Astori, l'ex direttore della medicina sportiva di Firenze Giorgio Galanti tornerà a giudizio insieme a due sanitari dello stesso istituto. Lo ha deciso oggi il Gup di Firenze che ha accolto la richiesta della procura e stabilito i tre rinvii a giudizio 

L'accusa è di aver persentato un certificato falso al giudice durante il primo processo che indagava sulla morte del capitano della Fiorentina e giocatore della nazionale, deceduto lo scorso 4 marzo 2018 a causa di un arresto cardiaco nella sua camera d'albergo mentre era in ritiro con la squadra viola in un albergo a Udine alla vigilia della partita con l'Udinese. 

Secondo l'accusa l'esame di idoneità fisica presentato al giudice è falso 

A motivare la decisione del giudice c'è il fatto che nell'ambito del procedimento principale sarebbe stato presentato un certificato attestante che il capitano della Fiorentina aveva eseguito lo 'strain' cardiaco nella visita per l'idoneità agonistica effettuata il 10 luglio 2017 a Firenze . Ma per l'accusa quell'esame non fu, invece, effettuato e la relativa relazione sarebbe stata fabbricata in data «anteriore o prossima al 10 aprile del 2019», costituendo quindi un falso.

 

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino