Ad incastrarlo è stato l'acquisto di un farmaco, usato poi per quel mix di sostanze che è risultato letale per la vita di Desiree Mariottini. Emergono...
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A confermarlo è la stessa Federfarma che ha collaborato in questi giorni con gli inquirenti della Procura di Roma. «Questo sistema - spiega Vittorio Contarina, presidente di Federfarma Roma - permette un controllo totale della filiera del farmaco e, in questo caso, è stato determinante nella cattura». Nel corso delle indagini gli agenti della Squadra Mobile avrebbero trovato una confezione integra di un medicinale e attraverso il numero di targatura sarebbero riusciti a risalire alla farmacia romana che l'aveva venduta e alla relativa ricetta, identificando il paziente: un 36enne romano incensurato. Si trattava appunto di quel «Marco» citato da vari testimoni che aveva ceduto ai quattro arrestati per l'accusa di omicidio e violenza sessuale, la sostanza con cui Desierèe è stata drogata fino a procurargli la morte.
«Lui portava le medicine e gli psicofarmaci lì dentro - hanno raccontato agli inquirenti i testimoni -.
Il Mattino