«La funzione pubblica della digitalizzazione: scenari e prospettive»: è il tema del convegno che si terrà martedì 2 maggio, a Roma, con...
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Negli ultimi anni si è infatti assistito a un processo di definizione dell’assetto della PA digitale anche se, secondo gli ultimi dati elaborati dal Desi (il Digital economy and society index, l’indice elaborato dalla Commissione europea per valutare il livello di avanzamento degli Stati membri dell’Ue verso un’economia e una società digitali), l’Italia in questo ambito è ancora in ritardo rispetto alla media dell’Unione, insieme a Polonia, Croazia, Grecia, Bulgaria e Romania. Così, se da un lato si registrano “buoni risultati per quanto riguarda l’erogazione online dei servizi pubblici e gli open data”, da un altro il nostro paese “presenta uno dei livelli più bassi di utilizzo dei servizi di e-government”. Difatti solo il 16 per cento degli utenti entra in contatto con la pubblica amministrazione tramite piattaforme digitali. Una percentuale dimezzata rispetto alla media continentale e addirittura in calo rispetto al 2015 (quando era al 18 per cento).
Al dibattito, moderato da Carlo Mochi Sismondi, presidente di Forum Pa, interverranno Federica Chiavaroli, sottosegretario alla Giustizia; Gianpiero D’Alia, presidente della Commissione parlamentare per le Questioni regionali; Stefano Graziano, consigliere regionale della Campania; Flavia Marzano, assessore alla Roma semplice; Francesco Verbaro, presidente di Formatemp (il Fondo per la formazione dei lavoratori temporanei); Carlo Flamment, ceo Lattanzio Ict Lab (società del gruppo Lattanzio per i servizi di consulenza nel settore informatico); Alessandro Bacci, direttore Affari istituzionali, personale e sistemi informatici della Regione Lazio; Gianluca Maria Esposito, professore ordinario di diritto amministrativo dell’università di Salerno; Davide D’Amico, dirigente del ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e Arturo Siniscalchi, dirigente area produzione di Formez Pa.
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Il Mattino