Dalla preistoria un puzzle che sta appassionando gli esperti di biologia. E il soprannome di Frankenstein nasce per questa specie con poche affinità con quelle simili. ...
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Ora è al centro di una ricerca che potrebbe spiegare passaggi non conosciuti dell’evoluzione delle specie animali. Qualche media sudamericano lo chiama «Frankenstosauro», tanto era strano: è il nome dato a un dinosauro i cui resti fossili sono stati scoperti una decina d'anni fa nella zona di Aysen, in Cile. «È uno dei più strani in assoluto», ha sottolineato Fernando Novas, del Museo argentino delle scienze naturali, che si è occupato, insieme ad altri colleghi cileni, degli studi fatti dopo la scoperta e ripresi dalla revista Nature. Il nome scientifico del dinosauro è «Chilesaurus diegosuarezi», in riferimento proprio al Cile e al suo principale “scopritore”, Diego Suarez.
Il Frankenstein dei dinosauri faceva parte del gruppo dei teropodi, che raggruppa anche noti carnivori quali il Velociraptor e il Carnotaurus. La particolarità del Chilesaurus è il cranio piccolo e i denti a forma di spatola, fatto per il quale è certo che, a differenza dei suoi “cugini” più noti, era del tutto erbivoro. Le zampe anteriori erano corte e robuste e le mani avevano due dita non molto lunghe, fatto per il quale è appunto chiaro che non le utilizzava per catturare altri animali.
Non appartiene d'altra parte a nessuno dei gruppo dei teropodi noti finora: proprio per questo, concludono gli esperti, il «Frankenstosaurio» rappresenta un «puzzle evolutivo». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino