Luigi Floretta morto dopo un intervento ai denti. Il dipendente Rai della sede di Bolzano aveva 45 anni

I carabinieri dei Nas hanno già sequestrato la cartella clinica su disposizione della Procura

Luigi Floretta morto dopo un intervento ai denti. Il dipendente Rai della sede di Bolzano aveva 45 anni
Aveva scelto quel centro odontoiatrico perché sapeva che veniva praticata la sedazione in casi di intervento complessi. E per quell'annuncio in rete: «ci siamo...

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Aveva scelto quel centro odontoiatrico perché sapeva che veniva praticata la sedazione in casi di intervento complessi. E per quell'annuncio in rete: «ci siamo attrezzati in modo tale che nonostante la complessità dell'operazione mettere un impianto dentale non provochi mai dolore: né durante, né dopo l'intervento». Qualcosa però potrebbe non avere funzionato durante l'intervento al quale è stato sottoposto Luigi Floretta, il 45enne dipendente Rai a Bolzano, morto in ospedale a Brescia tre giorni dopo aver subito un intervento ai denti in un centro odontoiatrico della città. 

 

La moglie: «Vogliamo sapere cosa è successo»

La Procura ha aperto un'inchiesta e i NAS hanno già sequestrato la cartella clinica dell'uomo che prima dell'intervento era stato visitato nella struttura privata ad aprile. Il magistrato di turno ha disposto l'autopsia che dovrà chiarire le cause del decesso. Il 45enne, secondo quanto riferito dai dentisti alla famiglia, avrebbe accusato un malore una volta terminato l'effetto della sedazione ed è stato quindi trasportato in ospedale direttamente dal centro odontoiatrico. «Doveva togliere alcuni denti per poi montare gli impianti» spiegano i parenti. Nel reparto di rianimazione degli Spedali civili di Brescia Luigi Floretta era arrivato in condizioni disperate e dopo poco più di 48 ore dopo è deceduto. «Voglio la verità sulla morte di mio marito e capire cosa è successo durante l'intervento e se erano stati eseguiti tutti gli esami prima» racconta sotto choc la moglie dell'uomo. «Come istituzione non possiamo che esprimere il più sentito cordoglio per la famiglia del paziente scomparso. Siamo certi che gli organi inquirenti potranno fare piena luce su una vicenda alla quale guardiamo anche noi con attenzione», ha commentato il presidente degli odontoiatri di Brescia Gianmario Fusardi. «Inevitabilmente - ha aggiunto Fusardi - ci atterremo alle risultanze delle indagini per effettuare eventuali valutazioni di nostra competenza sui professionisti sanitari iscritti. La sicurezza degli studi odontoiatrici e la preparazione dei medici odontoiatri non è in discussione ma siamo pienamente impegnati a capire cosa sia accaduto perché non rimangano zone d'ombra. Esiste un preciso quadro di regole riguardanti le procedure ambulatoriali in sedazione e i farmaci consentiti, come istituzione è un argomento sul quale lavoriamo costantemente e lavoreremo ancora per garantire formazione continua». 

 

 

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Il Mattino