Il Governo esce allo scoperto: tenere le discoteche aperte «rappresenta un rischio serio per la diffusione del coronavirus». E per questo nell'ultimo Dpcm era...
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Virus, il dj Bob Sinclar: «Il distanziamento mentre balli è impossibile, la regola è: goditi l'attimo»
Ma al di là delle scelte della Calabria e, in parte, della Puglia, della linea della prudenza sostenuta dal Lazio, la maggior parte delle Regioni si oppone allo stop: è un muro trasversale, che mette insieme l'Emilia-Romagna governata dal centrosinistra e la Liguria guidata dal centrodestra. Il presidente dell'Abruzzo, Marco Marsilio (Fdi) ha spiegato che sarebbe un errore chiudere tutto, perché fino ad oggi non ci sono stati focolai legati alle discoteche. Il leghista Massimiliano Fedriga, governatore del Friuli-Venezia Giulia: «Anche da noi i casi positivi sono soprattutto di importazione; realtà molto vivaci in estate, come Lignano, non hanno visto la diffusione del virus nei locali. Alla fine si troverà un punto di incontro, nell'interesse di tutti, anche nel Governo le sensibilità sono differenti. Si potrà andare verso maggiori controlli, verso l'inibizione per l'attività con la musica dei luoghi chiusi e una maggiore attenzione sulle distanze. Ma fermare tutto, secondo me, non avrebbe senso».
Discoteche chiuse in Calabria fino a settembre, Santelli: «Decisione in accordo con il governo»
TRATTATIVA
Per decidere sono state prese altre 24 ore e l'altro giorno il ministro delle Attività produttive, Stefano Patuanelli, ha incontrato i sindacati dei gestori di locali da ballo, preoccupati perché la chiusura rappresenterebbe il colpo finale al settore fermo, per la parte al coperto, dall'inizio del lockdown. Viene quasi da pensare che la partita di ping pong tra Governo e Regioni si stia prolungando quanto meno per consentire alle discoteche di funzionare a Ferragosto. Anche l'idea di obbligare le persone a restare a due metri di distanza appare poco applicabile, salvo che non si voglia ricorrere al metodo croato, proposto l'altro giorno dalle autorità locali che, a fronte del moltiplicarsi di casi, impongono di ballare solo attorno a un tavolino per mantenere - teoricamente - le distanze. Chi non ha atteso il nuovo vertice con il governo è la presidente della Calabria, Iole Santelli: «La decisione di chiudere le discoteche è stata presa ai fini del contenimento della diffusione del virus Covid 19, in accordo con il Governo e dopo aver interloquito con i ministri Boccia e Speranza». E la Puglia? L'ordinanza del presidente Emiliano obbliga «all'uso delle mascherine protettive in luoghi all'aperto come discoteche, sale da ballo e locali assimilati in cui, a causa di particolari situazioni, anche collegate al maggiore afflusso di persone e turisti, non sia possibile garantire il mantenimento della distanza di sicurezza di almeno un metro». Maurizio Pasca, presidente nazionale del Silb, sindacato locali da ballo, è salentino e dice: «Noi lo abbiamo detto, se serve siamo anche disposti a chiudere, però ci dimostrino che ci sono focolai nelle discoteche: ad oggi in Italia non ne è stato segnalato neanche uno. Mascherine e distanze come chiede il governatore della Puglia? Così è impossibile lavorare, tanto vale chiudere, appunto».
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Il Mattino