Dj morta e Gioele, l'ipotesi dell'omicidio-suicidio: «Viviana si è lanciata dal traliccio»

Un'area di 300 metri, la distanza tra i corpi di Viviana e il piccolo Gioele. Nuovo sopralluogo, questa mattina, della Polizia scientifica, nelle zone in cui sono stati...

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Un'area di 300 metri, la distanza tra i corpi di Viviana e il piccolo Gioele. Nuovo sopralluogo, questa mattina, della Polizia scientifica, nelle zone in cui sono stati trovati i resti di Gioele e della mamma, Viviana Parisi, nei boschi di Caronia (Messina). I due corpi giacevano, appunto, a circa 300-400 metri di distanza in linea d'aria. 


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Ieri pomeriggio è stato eseguito, alla Scientifica di Palermo, invece, l'esame sugli indumenti indossati dalla deejay ritrovata senza vita lo scorso 8 agosto sotto un traliccio nei boschi, undici giorni prima del ritrovamento del figlio di 4 anni. Un esame lungo e complicato, eseguito presso il laboratorio della Polizia scientifica di Palermo sugli indumenti trovati addosso a Viviana quando è stata ritrovata senza vita in avanzato stato di decomposizione. Presente anche il medico legale incaricato dalla Procura di Patti (Messina) Elvira Ventura Spagnolo che ha eseguito gli esami su una campionatura.

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Successivamente la polizia scientifica farà delle indagini genetico forensi sui campioni. «Abbiamo fatto dei prelievi - ha spiegato il medico legale all'Adnkronos - al fine di effettuare delle successive indagini di carattere genetico-forense. Quindi l'estrazione di Dna per capire intanto la tipologia di materiale presente sull'indumento. E a quel punto viene individuato se si tratta di materiale di natura umana e si estrae il Dna». «Bisogna considerare che essendo un indumento indossato da un cadavere in avanzato stato di putrefazione può essere intriso di materiali putrefattivi e quindi il Dna può essere deteriorato, dunque non necessariamente la sua estrazione può essere agevole».
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Il Mattino