Dodici nuovi incursori per il Comsubin della Marina Militare

Dodici nuovi incursori per il Comsubin della Marina Militare
Hanno gettato via il berretto verde degli allievi e calzato con emozione ed orgoglio il basco del Comsubin. E per ognuno di loro è stato scoppiato un petardo per...

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Hanno gettato via il berretto verde degli allievi e calzato con emozione ed orgoglio il basco del Comsubin. E per ognuno di loro è stato scoppiato un petardo per enfatizzare questo passaggio.  Sono dodici i nuovi incursori  che sono entrati a far parte delle forze speciali della Marina Militare. Pronti a tutto, addestrati ad operare in ogni contesto e situazione, destinati a non avere un volto ed un nome per tutelarne l’identità. Si è svolta al Varignano, a La Spezia, sede del raggruppamento subacquei ed incursori Teseo Tesei, alla presenza del capo di Stato Maggiore della Marina, l’ammiraglio Valter Girardelli, la cerimonia della consegna dei brevetti ai nuovi incursori. Grazie alla possibilità anche per i volontari in ferma prefissata di un anno di accedere al corso quest’anno si è raggiunto il numero record di 12 brevettati.  

 
«Il basco verde è un ambito traguardo che rappresenta la tradizione e l’onore - ha detto il comandante di Comsubin, l’ammiraglio Paolo Pezzutti - Rappresenta un’impegnativa eredità che si tramanda nella Marina Militare grazie agli eroi che hanno combattuto e ci hanno preceduto, ma anche grazie a quegli incursori che sono deceduti nell’assolvimento del proprio dovere». Il capo di Stato Maggiore della Marina ha ricordato con un minuto di silenzio il sottufficiale Gioacchino Verde scomparso nei giorni scorsi a seguito di un incidente sulla fregata Bergamini. «L’indossare il basco verde è un segno distintivo unico che vi consente di entrare in un gruppo ristretto di uomini a cui viene riconosciuto un elevato pregio - ha sottolineato Girardelli - ma allo stesso tempo vi carica della responsabilità di continuare a mantenere elevato il vostro standard professionale, di migliorarlo costantemente e di trasferirlo alle giovani leve». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino