Dolce e Gabbana contro le adozioni gay, il web polemizza: «Volta&Gabbana». Ecco perché

Volta&Gabbana, il web contro gli stilisti
Dolce e Gabbana, storica coppia gay del mondo della moda, ha difeso la famiglia tradizionale con delle dichiarazioni ben precise a Panorama. Gli stilisti hanno parlato di famiglia...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Dolce e Gabbana, storica coppia gay del mondo della moda, ha difeso la famiglia tradizionale con delle dichiarazioni ben precise a Panorama. Gli stilisti hanno parlato di famiglia sostenendo che oltre la religione, la tradizione e la biologia vogliono che una famiglia in quanto tale debba essere composta da una madre e un padre.


Dolce e Gabbana si sono detti, quindi, contrari alle adozioni per le coppie gay sostenendo che la confusione per un bambino nel distinguere una madre e un padre, nel caso in cui entrambe fossero dello stesso sesso, sarebbe troppa.







Ma il web non ha apprezzato le loro dichiarazioni, soprattutto alla luce di un'intervista rilasciata 10 anni fa a Vanity Fair in cui gli stilisti dicevano tutto il contrario.

Domenico Dolce dichiarava che avrebbe voluto non «un figlio solo, ma pure cinque, dieci, anche una squadra di calcio. Mi piace il casino a tavola, il rumore dei piatti, dei bicchieri, proprio la famiglia». Il suo compagno si era detto contrario invece, sostenendo l'importanza di una figura materna (di sesso femminile) per la crescita di un bambino o di una bambina.



Volta&Gabbana, questo il nome che è stato dato ai due stilisti dopo il confronto tra le due interviste. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino