Con un comizio lungo un'ora e 16 minuti a Phoenix, in Arizona, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump abbandona i toni composti del discorso alla nazione in cui ha...
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Li cita a più riprese: il New York Times, il Washington Post, la Cnn. «Ho condannato i neonazisti, i suprematisti bianchi e il KKK ma i media non lo hanno riportato», ha detto il presidente Trump. «Se volete scoprire la fonte delle divisioni nel nostro paese non guardate che ai media che danno fake news», ha aggiunto. «A proposito - ha continuato - stanno tentando di portarci via la nostra storia e la nostra cultura, lo vedete». Quindi ha garantito ai suoi sostenitori: «I media possono attaccare me, ma pongo il limite quando attaccano voi». È il primo comizio dopo i fatti di Charlottesville, organizzato sullo stile della campagna elettorale e nell'ambito della campagna per la rielezione del 2020. Ed è stato uno dei discorsi più lunghi pronunciati dal presidente, concluso promettendo al suo popolo «il futuro appartiene a noi».
Trump a Phoenix ha voluto esserci nonostante le tensioni nel clima surriscaldato dopo Charlottesville e nonostante l'invito esplicito del sindaco della città dell' Arizona, il democratico Greg Stranton, a rinviare l'evento nel timore di proteste e di scontri.
Il Mattino