Italiani più generosi. Nel nostro Paese, infatti, non sono mai stati fatti tanti trapianti e tante donazioni d'organo come nel 2016. Lo indicano i dati del Centro...
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I numeri indicano che sono stati 1.596 donatori e i pazienti trapiantati sono aumentati di oltre 400 unità portandosi a quota 3.736, il 13% in più rispetto all'anno precedente. In totale, spiega il report, sono stati 1.303 i donatori utilizzati, mentre 273 donazioni sono state di rene da vivente e 20 di fegato da vivente. Sostanzialmente stabili le opposizioni alla donazione, intorno al 30%. «I donatori utilizzati dopo accertamento di morte superano per la prima volta quota 1.300 - scrivono gli esperti - tra essi registriamo, finalmente, diverse donazioni dopo accertamento di morte con criteri cardiocircolatori, cioè con una modalità che potrebbe ulteriormente sviluppare le donazioni e i trapianti in Italia, come sta avvenendo nelle principali nazioni europee».
Il numero di trapianti è aumentato per tutti gli organi. Sono stati 2.086 quelli di rene (erano 1.882 nel 2015), 1.235 per il fegato (1.094 nel 2015), 154 per il polmone (contro 112), 69 per il pancreas (contro 50) e 267 per il cuore (contro 246). Per quanto riguarda le attese, sono 8.856 i pazienti in lista per il trapianto di un organo. Tra questi 6.598 aspettano un rene, il 72,8%. In attesa di trapianto di fegato ci sono 1.041 persone, mentre attendono un cuore in 742. In lista per il trapianto di polmone ci sono 346 pazienti, 248 per il pancreas e 13 per l'intestino. Il rene è l'unico organo per il quale sono permesse più iscrizioni nelle liste d'attesa: le richieste risultano quindi 8.077, un numero superiore ai pazienti in attesa (6.598, appunto). Ma anche per le liste di attesa si registrano alcune novità positive. In particolare, per la prima volta la lista del rene e quella del polmone appaiono non solo stabili, ma in diminuzione rispetto all'anno precedente.
La riduzione della lista del rene è pari a 300 pazienti.
Il Mattino