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«La storia recente di Genova - e il coraggio dei genovesi - ci mostrano soprattutto come ripartire dopo una tragedia. Penso a quanto successo dopo il crollo del Ponte Morandi. Voglio esprimere di nuovo la vicinanza del Governo e mia personale ai familiari delle 43 vittime, ai feriti, ai loro cari. Oggi, come quattro anni fa, il loro dolore è il nostro dolore. E voglio ringraziare la struttura commissariale, le autorità locali, il senatore Renzo Piano e tutti» quelli coinvolti nella ricostruzione. «Un esempio di collaborazione, rapidità, concretezza che è diventato un modello». Così il premier Mario Draghi in visita a Genova.
«Grazie per questo calore che mi avete dimostrato e per le splendide parole dette da chi mi ha preceduto. È un gran piacere essere qui oggi. Ero venuto a Genova tante volte, ma erano visite rapide. La visita di oggi mi ha fatto conoscere una città che non conoscevo».
«La velocità e l'efficienza dello scalo portuale sono fondamentali per le nostre esportazioni e per l'intero settore produttivo. Oggi, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, insieme al Programma Straordinario, ci consentono di rendere il Porto di Genova ancora più competitivo e sicuro». Ha detto il presidente del Consiglio. «È un investimento sulla città, e sull'industria regionale e nazionale, nazionale anche».
La rinascita di Genova
«Il mio auspicio è che lo stesso spirito di rinascita che oggi vediamo a Genova possa continuare a pervadere tutta l'Italia negli anni cruciali che abbiamo davanti».
Bollette e Pnrr
«Il Governo non dimentica il presente e il presente oggi ci fa vedere una realtà caratterizzata dalle difficoltà che famiglie e imprese hanno per i prezzi dell'energia elettrica. Volevo utilizzare questa circostanza per dire che il Governo sta preparando un intervento di ampia portata nei prossimi giorni»., ha spiegato Draghi. Il Pnrr «appartiene a tutti gli Italiani. Dobbiamo portarlo avanti con unità, fiducia, determinazione. Lo scorso anno abbiamo raggiunto tutti gli obiettivi. Lo stesso accadrà anche quest'anno. È una questione di serietà - verso i cittadini, e i nostri partner europei. Ed è una questione di affidabilità - perché la crescita sostenuta, equa, sostenibile è il miglior custode della stabilità».
I giovani
«Un'Italia affidabile, fiduciosa nelle proprie straordinarie capacità; un'Italia dei giovani e delle donne; un'Italia che non dimentica i deboli e protegge gli anziani; un'Italia dove c'è spazio per il futuro. Questa è l'Italia per cui lavoro, per cui tutti noi dobbiamo batterci. Perché la storia d'Italia passa da tutti noi»
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Il Mattino