Un mondo che gira al contrario quello in cui una faccenda di stupro trasforma la vittima nella condannata. È successo a Dubai: una ragazza di 25 anni è stata...
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Mentre qui da noi discutiamo di diritti e di coraggio di venire allo scoperto, lì da loro un oscurantismo medievale copre con il velo della religione la dignità. La giovane vittima è stata filmata nella stanza dell’albergo presso cui alloggiava e dove è stata stuprata. Ma la prova dell’aggressione le è tornata indietro come un boomerang colpendola in piena faccia. «Gli Emirati Arabi Uniti - ha detto Radha Stirling, direttrice del Detained Dubai - hanno una lunga tradizione di criminalizzazione delle vittime di stupro. Siamo stati coinvolti in diversi casi simili in passato e stiamo lavorando con gli avvocati e le famiglie per modificare gli atteggiamenti all'interno della polizia e della magistratura». Il Ministero degli Esteri britannico, intanto, si è messo in moto per sostenerla. Adesso la giovane è costretta a vivere agli arresti domiciliari e pagare una grossa somma di denaro per essere stata vittima di un crimine mentre i due assalitori, poche ore dopo aver consumato malizia e sopruso, hanno fatto le valigie e sono tornati in patria. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino