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MILANO - L'emergenza Ebola irrompe al vertice dei ministri della Salute di Bruxelles. Nell'ambito del semestre europeo affidato all'Italia «sto coordinando i rappresentanti europei, dobbiamo trovare una sintesi fra tutte le posizioni», annuncia il ministro Beatrice Lorenzin, a Milano per il meeting comunitario. La posizione dell'Italia, nella lotta al virus, è chiara: «E' estremamente importante lavorare di più in Africa: abbiamo bisogno di attivare un sistema di cooperazione non solo sanitario ma anche umanitario per bloccare l'epidemia». Oltre a gestire le criticità: «Stiamo anche affrontando il problema di come evacuare eventuali cooperatori italiani o di altri Stati che dovessero essere contagiati».
Uno dei capitoli del documento sul tavolo dei ministri si intitola infatti "Evacuazione medica in alto biocontenimento" e riguarda il trasferimento dei pazienti dalle aree affette dell'Africa occidentale e del Congo, dove l'Organizzazione mondiale della sanità ha accertato oltre 5.000 morti a causa del virus.
«E' in corso un censimento a livello Ue delle disponibilità di mezzi aerei, di barelle speciali e di posti letto in isolamento adeguati per i pazienti colpiti da Ebola» si legge. E oggi i ministri affronteranno la questione delle «migliori modalità' per condividerr risorse e capacita' di evacuazione per gli operatori europei che dovessero infettarsi».
Quanto all'Italia, dal 4 aprile sono state allertate tutte le strutture sanitarie, in particolare quelle di confine. Mentre il ministro degli Affari esteri ha messo a punto un programma di interventi d emergenza stanziando 5 milioni di euro e, oltre a sostenere l'Organizzazione mondiale della sanità e le Ong nazionali sul posto, sta aumentando le capacità di ricovero in Sierra Leone. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino