Rapinato, strangolato e chiuso in un sacco: ecco chi è il killer | Guarda

Il corpo della vittima chiuso in un sacco
ROMA - Risolto il giallo dell’egiziano trovato incaprettato dentro un sacco a Monteverde sabato mattina. Come appreso in...

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ROMA - Risolto il giallo dell’egiziano trovato incaprettato dentro un sacco a Monteverde sabato mattina.






Come appreso in via esclusiva da Leggo, e’ stato fermato dalla squadra mobile di Roma, soltanto qualche ora fa, uno dei presunti responsabili del barbaro omicidio: è un altro egiziano, che avrebbe ucciso il 47enne Haschem El –Sayed Gaafar a scopo di rapina, in quanto la vittima era in possesso di molto denaro contante al momento dell’omicidio. Il killer dalle primissime informazioni sarebbe il cugino della vittima.







Denaro che sarebbe servito alla vittima per aprire insieme ai fratelli un negozio di ortofrutta nel quartiere. Nessuna matrice mafiosa nostrana, dunque. Nessun racket.



Secondo gli investigatori chi ha ucciso il 47enne egiziano lo ha fatto proprio in virtù del fatto che conosceva le sue abitudini e faceva parte della medesima comunità.



Per questo motivo è molto probabile che presto scattino altri arresti: i complici dell’uomo egiziano, il quale ora è in questura.



Il fermato potrebbe decidere di confessare e raccontare i retroscena dell’accaduto. Il corpo di El Sayed è strato trovato dentro un sacco la mattina di sabato in via Pietro Cartoni a Monteverde. Il cadavere, già in stato di decomposizione, aveva le mani legate con una corda che passava attorno al collo.



Secondo un primo esame medico-legale l'uomo potrebbe essere morto per soffocamento ma non è chiaro se sia stata la tecnica dell’incaprettamento – utilizzata in primis dalla mafia siciliana per l’alto valore simbolico del metodo di uccisione – a causare la morte oppure se l’uomo abbia semplicemente smesso di vivere per carenza di ossigeno dopo essere stato infilato vivo nel sacco dell'immondizia all'interno del quale è stato ritrovato il corpo.




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Il Mattino