Tre turisti, probabilmente tre giovani stranieri in viaggio a Roma. È questo l'identikit intorno a loro si stanno stringendo le indagini delle forze dell'ordine per...
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Sarebbero tre infatti le persone (dall'abbigliamento turisti e dai movimenti in preda ai fumi dell'alcol) individuate grazie alle immagini messe a disposizione dalle telecamere di videosorveglianza intorno all'area dell'Elefantino dell'obelisco della Minerva. Gli inquirenti stanno raccogliendo video fin dal primo momento e ora sono sulle loro tracce. Per questo, nelle prossime ore, saranno indispensabili i filmati delle aree limitrofe che aiutino a ricostruire il percorso fatto dai tre vandali. E per risalire così all'albergo o l'appartamento in cui alloggiavano, al locale frequentato quella sera e ad altre possibili conoscenze che potrebbero aiutare gli inquirenti a rintracciarli. Su di loro potrebbe pendere infatti il fascicolo d'inchiesta aperto in Procura, per ora rimasto contro ignoti ma probabilmente, per arrivare ai responsabili, si tratta solo di una questione di ore.
A dare il via ai lavori sarà il procuratore aggiunto Roberto Cucchiari e il reato contestato è di danneggiamento di opera d'arte. La statua del Bernini, ribattezzata nei secoli dai romani come il Pulcino di Roma, era stata restaurata tra il 2011 e il 2012. E quel pezzo di marmo, spaccato in terra, oggi richiede una spesa di solo materiali e lavorazione di circa 2500 euro. Intorno ai quali si procederà con un generale restauro dell'Obelisco. Ma per procedere è necessario attendere il rilascio del pezzo di zanna spaccato, ora sotto sequestro dalle autorità. Le indagini intanto vanno avanti a 360 gradi: oltre alla visione dei vari filmati raccolti, verrà presa in esame anche la relazione dei vigli urbani intervenuti sul posto non appena è stato dato l'allarme. Verrà visionato anche il pezzo in marmo della zanna, ritrovato a terra e consegnato nelle mani dei tecnici della Sovrintendenza ai Beni Culturali per una stima prima del sequestro. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino