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Politica

Elezioni Regionali, centrosinistra: ultime mosse per compattare l’alleanza

Il pd va avanti con congresso e domani De Luca incontra i suoi per spiegare l'intesa romana

Elly Schlein e Giuseppe Conte

di Dario De Martino

domenica 3 agosto 2025 Ultimo aggiornamento 22:55

Per le elezioni in Liguria del 27 e 28 ottobre 2024, il nome di Andrea Orlando fu avanzato solo il primo settembre. Per quelle in Umbria del 17 e 18 novembre dello stesso anno, la scelta su Stefania...
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Per le elezioni in Liguria del 27 e 28 ottobre 2024, il nome di Andrea Orlando fu avanzato solo il primo settembre. Per quelle in Umbria del 17 e 18 novembre dello stesso anno, la scelta su Stefania Proietti fu ufficializzata il 16 agosto. Non elezioni fortunate per il centrosinistra. Ma precedenti importanti per quanto riguarda le date della scelta del candidato.

Considerando che non c’è intesa sull’election day e che Vincenzo De Luca ha fatto più volte capire che la data per il voto dovrebbe essere l’ultima utile, quella del 23 novembre, c’è da attendersi che i tempi per la scelta del candidato di quello che si chiamava campo largo non siano così veloci. Anche perché ci sono varie questioni da risolvere ed è probabile che si utilizzerà tutto il tempo a disposizione per riuscire a tenere la coalizione il più compatta possibile.

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Quali sono i nodi da risolvere? A De Luca, che domani incontrerà i suoi consiglieri regionali più vicini, serve del tempo per far comprendere la necessità dell’avvicinamento al Movimento 5 Stelle e di sostenere la candidatura del profilo scelto dalla coalizione, anche se fosse Roberto Fico. E al Pd serve tempo per sciogliere il nodo del congresso regionale.

Il congresso

Nelle intese raggiunte da De Luca insieme con la segretaria nazionale Elly Schlein, e con il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte a fare da garante dopo aver già svolto il ruolo di apripista, c’è anche il superamento del commissariamento del partito in Campania. La strada che si sta delineando porta all’idea di affidare la segreteria regionale a Piero De Luca, deputato Dem e figlio del presidente della Regione. Un’idea che ha lasciato molte perplessità nell’area Schlein ma anche tra qualche bonacciniano. Il dubbio maggiore? Quello di affidare il Pd campano nelle mani del figlio del governatore, visto che De Luca predisporrà la sua lista, che sarà in qualche modo in competizione con quella Dem.

Ma pian piano quasi tutti, nonostante i dubbi, si sono convinti che la linea dettata dalla segretaria va rispettata, cosicché l’accordo generale non salti. L’ultimo scoglio è il pressing che è in atto sugli esponenti dell’area Schlein della prima ora, in particolare il riferimento napoletano dell’area Orlando Marco Sarracino, affinché venga proposto un candidato alternativo ovemai si andasse avanti su De Luca jr. Ultime resistenze da superare. Questa settimana, raccontano in molti all’interno del partito, potrebbe essere importante in questo senso.

L’incontro

Settimana importante anche per l’area di Vincenzo De Luca. Domani alle 16 c’è l’appuntamento nella Sala De Sanctis di Palazzo Santa Lucia a cui sono invitati i consiglieri regionali a lui più vicini. È il primo incontro allargato, dopo gli appuntamenti bilaterali romani con Giuseppe Conte ed Elly Schlein. Invitati una ventina di consiglieri regionali. Si tratta, in buona sostanza, della maggioranza che ha retto in questi cinque anni il governo De Luca nell’assise del Centro direzionale esclusi gli esponenti del Pd.

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O meglio, qualcuno dei Dem c’è. Tra gli invitati ci sono anche il sannita Erasmo Mortaruolo e l’irpino Franco Picarone. Chi sarà effettivamente presente si capirà domani. Gran parte delle truppe deluchiane, però, ha già dato segnale di adesione. D'altronde in molti aspettano di capire, per bocca del presidente della Regione, ciò che è accaduto negli incontri romani. E soprattutto qual è lo scenario futuro.

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