Una citazione di Giovanni Falcone - «Possiamo sempre fare qualcosa» - e un proposito: «Possiamo aver commesso errori, ma il nostro impegno a migliorare la...
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Una passione per i 100 metri e la fisarmonica come hobby, Fico è nato a Napoli nell'ottobre del 1974. Diploma di liceo classico, laurea con 110 e lode in Scienze della Comunicazione a Trieste con una tesi sulla comunicazione di massa. Nel 2005 fonda il meetup Amici di Beppe Grillo organizzato in un pub di Mergellina, dentro a una grotta di tufo. Sono anni di battaglie sui temi dell'acqua pubblica su cui nascono i comitati, dei rifiuti, della tutela dell'ambiente. Il suo primo successo politico è il ritiro di una delibera dell'Ato per la privatizzazione dell'acqua. «Sono stati anni importanti - racconta lo stesso Fico - che hanno contribuito a rafforzare la nostra consapevolezza. Le idee di comunità, di mutuo intervento, di responsabilità collettiva erano chiare già prima del Movimento». Nel 2009 nasce M5S e Fico è subito in prima linea. Eletto in Parlamento nel 2013, già allora era considerato in corsa per lo scranno più alto di Montecitorio. Diventa invece, a soli 38 anni, presidente della commissione di Vigilanza sulla Rai con l'obiettivo, dice subito dopo la proclamazione, di «staccare la politica dall'informazione e dalla tv di Stato che è di tutti i cittadini». Nel mirino mette gli stipendi d'oro nella tv pubblica, un tema sul quale non è mai andato leggero. Nel giugno scorso l'attacco a Fabio Fazio per il suo stipendio, non temendo di definirlo un «classico comunista col cuore a sinistra e portafogli a destra».
Con 422 voti, è stato eletto presidente della Camera: «In questo Movimento dobbiamo essere tutti a disposizione del progetto. Arrivare oggi qui è un'avventura meravigliosa. Faremo la votazione, avverrà ciò che avverrà e ci manca poi il tassello del governo con Luigi Di Maio che dovrà essere il nostro premier e dovrà applicare il programma del M5S», le prime parole dopo la designazione. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino