Via i decreti Sicurezza firmati Salvini e porte aperte al Mes. Sì alle modifiche dei decreti sicurezza, «ni» al Mes, no al rimpasto. Nel day after del voto su...
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Regionali, Pd primo partito: cede M5S ma area di governo al 57%
Conte e Zingaretti, il tema del Mes
Rinviando, ancora una volta, il «nodo dei nodi»: il Mes. «Il sì o il no al fondo è una questione pregiudiziale su cui non mi pronuncio. Se e quando si porrà il problema lo affronteremo con il Parlamento in trasparenza», spiega il capo del governo. Le sue parole arrivano in un pomeriggio in cui, in una manciata di minuti, si alternano le dichiarazioni alla stampa di Luigi Di Maio, Nicola Zingaretti, Alessandro Di Battista e Roberto Fico. Del resto, se l'esito dell'Election Day ha scongiurato l'ipotesi della spallata del centrodestra non ha, di certo, rassenerato il cielo sopra Palazzo Chigi. Il Pd ora vuole dettare la linea. Iv non si tirerà certo indietro. E il M5S, alle prese con la tempestosa preparazione del congresso, corre sul filo della scissione. «Gli amici del M5S non credo che si aspettassero brillanti risultati alle Regionali ma hanno motivo di che consolarsi con il referendum», è la carezza che, non a caso, Conte affida ai pentastellati.Gentiloni, la sfida dei prossimi mesi sarà su tempi rimozione aiuti
Zingaretti: Dl sicurezza nel primo cdm utile
Poco prima del premier a parlare è Zingaretti. «Al primo Cdm utile sui dl sicurezza si può procedere, nel governo va aperta una fase nuova», è la linea del segretario Pd. Che ricorda come, dopo le Regionali, le forze del governo siano al 48,7% e quelle del centrodestra al 46,5%. È un fiume in piena, Zingaretti. Chiede «più gioco di squadra» nell'elezione del successore del presidente Mattarella, chiede di andare avanti con la legge elettorale e lancia un testo di legge per il superamento del bicameralismo perfetto. Ma sul rimpasto il segretario Pd non forza. «Non rivendico un posto al governo e il Pd non pone il tema rimapasto, è una valutazione che spetta a Conte», spiega ZIngaretti. I due sembrano giocare di sponda. Conte, pochi minuti dopo, si dice «soddisfatto» della squdra di governo e chiude a modifiche. «Non sento l'esigenza di un rimpasto e il Pd non pone il tema», sottolinea il capo del governo. Eppure l'idea del rimpasto circola nei corridoi del governo e delle sedi di partito come non mai. In tanti lo vorrebbero, sebbene il momento non sia idoneo.USA: Mnuchin, serve altro piano aiuti
E Matteo Renzi, che rivendica i risultati di Iv, si spinge al placet a Zingaretti nel ruolo di vicepremier: «se lo vuole, assolutamente sì».
Elezioni, Zingaretti e Di Maio vice: il nuovo incubo di Conte
"Conte non commenta i risultati", fanno sapere da palazzo Chigi. Anche perché dopo aver evitato per settimane di infilare la testa dentro la tagliola delle urne, il presidente del Consiglio aspetta di capire come Nicola Zingaretti e Luigi Di Maio intendano spendere il "capitale" raccolto nelle urne.
Governo, M5S esplode
Nel frattempo nel M5S è tutti contro tutti.Fico non nasconde la sconfitta, Di Battista quasi la cavalca in chiave congressuale. Di Maio preferisce tuffarsi subito nella battaglia dei ballottaggi, dove il M5S c'è, a partire da Pomigliano D'Arco. Una battaglia che per Di Maio è il preambolo dell'alleanza con il Pd alle Comunali del 2021. «Dobbiamo fare un tavolo per mettere insieme le forze di coalizione», spiega il ministro degli Esteri assicurando gli alleati che, sulle riforme il M5S manterrà la parola. Un Movimento che, sulla legge elettorale, punta più che mai al proporzionale. Il Mattino