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Elly Schlein sta creando la sua versione del Pd, un partito che si muove sia dentro che fuori dai palazzi delle istituzioni, che porta le lotte della società nelle aule parlamentari e il partito "nei luoghi dei bisogni degli italiani", come ha dichiarato il neo capogruppo al Senato, Francesco Boccia. Schlein ha voluto che fosse lui a guidare i senatori, così come ha spinto per l'elezione di Chiara Braga alla Camera, decisioni che sono il risultato di un preciso schema volto a cercare il massimo accordo tra l'azione dei gruppi e la linea del partito, non sempre in sintonia in questi anni.
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Elly Schlein, attesa per la squadra
Oggi è stato definito il lato parlamentare con l'elezione dei due nuovi presidenti. La prossima settimana la squadra di Schlein per la segreteria sarà completata e si prevede che includa membri della minoranza. La stessa Schlein ha proposto questo agli altri parlamentari, dicendo: "Stiamo lavorando per creare un assetto complessivo ed equilibrato, rispettoso del pluralismo e del risultato delle primarie".
Elly Schlein, i nodi
Ci sono ancora alcuni passaggi da completare per definire gli assetti, come la nomina dei vicecapigruppo, dei segretari d'aula e dei tesoriere per i gruppi parlamentari.
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Elly Schlein, la partita della segreteria
Nei primi giorni della prossima settimana dovrebbe essere chiusa la partita della segreteria. I nomi in pole restano gli stessi da settimane a partire da Marco Furfaro, possibile vice segretario con delega all'informazione. E quindi Marco Sarracino che potrebbe ricoprire l'incarico di responsabile Organizzazione, Alessandro Zan per i Diritti, Stefania Bonaldi per gli Enti locali, Antonio Misiani all'Economia, e poi Michela De Biase, Alfredo D'Attore da Articolo 1. Potrebbe avere un ruolo anche Gaspare Righi, molto vicino a Schlein e in questi giorni presente accanto alla segretaria in Parlamento, insieme al portavoce Flavio Alivernini. Per la minoranza, nell'area dei neo ulivisti un ruolo potrebbe averlo anche Pina Picierno, che ha accolto nei giorni scorsi Schlein a Bruxelles. Mentre si parla di Alessandro Alfieri come responsabile Esteri e di un ruolo per Davide Baruffi, molto vicino a Bonaccini.
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