Uccise con un colpo alla testa un ragazzo italiano di 15 anni, Emanuele de Giorgi, preso in ostaggio nel 1988 dopo una rapina in banca: condannato all'ergastolo nel marzo 1991...
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«Siamo indignati per il fatto che Degowski sarà rilasciato - ha affermato il fratello della vittima, Fabio -. Lui se ne andrà in giro libero, mentre io e la mia famiglia soffriremo per tutta la vita». «Ancora sogno spesso Emanuele - racconta -. Sta seduto sull'autobus. Poi arriva lo sparo, e io mi sveglio». «Eravamo una famiglia felice prima che accadesse questo», continua il padre Aldo, parlando al tabloid. «È uno scandalo. Perché gli enti tedeschi non ci hanno detto che viene rimesso in libertà? Non siamo stati informati. Questo non va».
«Non dimenticheremo mai quello che è successo. Siamo cattolici, ma Degowski deve sapere che non lo perdoniamo», conclude Aldo. Dal giorno del'omicidio, il 17 agosto del 1988, i genitori di Emanuele sono tornati in Italia, a Santa Maria del Popolo, in Puglia. La madre del ragazzo è rimasta nel paese d'origine, mentre Aldo ha fatto il pendolare fra Brema e l'Italia. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino