Epatite C, tutti i pazienti saranno trattati con i nuovi farmaci

Epatite C, tutti i pazienti saranno trattati con i nuovi farmaci
Tutti i pazienti con epatite C saranno trattati con i nuovi farmaci. A garantirlo è il direttore generale dell'Agenzia italiana del farmaco (Aifa), Mario Melazzini. E...

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Tutti i pazienti con epatite C saranno trattati con i nuovi farmaci. A garantirlo è il direttore generale dell'Agenzia italiana del farmaco (Aifa), Mario Melazzini. E intanto un nuovo super medicinale è inarrivo, attivo su tutti i tipi di virus dell'epatite C.


«Trattiamo tutti. Oggi siamo chiamati a prendere in carico tutti coloro che hanno bisogno», ha affermato Melazzini
sottolineando che i nuovi 11 criteri di trattamento pubblicati sul sito Aifa e comunicati «sono stati costruiti insieme alle società scientifiche e confrontati con le associazioni dei pazienti. Trattiamo tutti - ha ribadito -. Non ci sono più i
criteri di rimborsabilità. E credo sia una risposta anche ai viaggi all'estero. Il cittadino adesso sa con certezza che,
secondo le indicazioni dello specialista curante, riceverà il trattamento. Questo è molto importante. Sapere di essere preso in carico per il paziente è fondamentale».

Il piano di eradicazione per l'epatite C, ha quindi ricordato, «riguarda tutti i pazienti. Lo ha voluto il ministro Lorenzin, che col governo ha messo in bilancio 500 mln di euro l'anno per 3 anni. Questo ci consente di trattare 80.000 pazienti l'anno».
I costi inferiori per i farmaci sono a questo punto determinati dalla concorrenza: «Ci sono più molecole, più industrie a produrle. Oggi negoziamo ponendo alle aziende - ha spiegato Melazzini - alcune condizioni precise, come prezzo etico e responsabilità sociale. Noi rispondiamo alla legge e la legge ci dice che dobbiamo fornire i farmaci essenziali a tutti».

Le aziende, «in casi come l'epatite C, che in Italia riguarda centinaia di migliaia di persone, devono rendersi conto che trattano insieme a noi la soluzione di un problema di salute pubblica». Da parte sua l'azienda farmaceutica Gilead si è detta «rammaricata» che «non sia stato sinora possibile giungere ad un accordo con l'Aifa sul rimborso dei due farmaci» Sovaldi e Harvoni prodotti. Ciò vuol dire che, con tutta probabilità, i due farmaci anti-epatite entreranno in fascia C (a carico del cittadino).

Ai pazienti saranno però garantiti altri farmaci innovativi ed in corso ci sono trattative pure su nuove molecole
in arrivo. Come l'ultima  della stessa Gilead: «Sta proseguendo il dialogo con l'Aifa per consentire l'accesso al
nuovo regime di trattamento. Questo nuovo medicinale - spiega Gilead - è il primo regime pangenotipico (contro tutti i sottotipi di virus Hcv), in singola compressa giornaliera, attivo su tutti i tipi di virus dell'epatite C, e può

contribuire in modo sostanziale alla realizzazione del programma di eradicazione annunciato dall'Aifa e dal Ministero della Salute». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino