Ercolano, Bersani su legge elettorale «Voto a ottobre? Così scatta Iva»

Ercolano, Bersani su legge elettorale «Voto a ottobre? Così scatta Iva»
«Credo sia arrivato il momento di non giocare più a palla ma di dire agli italiani cosa si vuol fare. Chi pensa di andare a votare a ottobre sta dicendo che si va in...

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«Credo sia arrivato il momento di non giocare più a palla ma di dire agli italiani cosa si vuol fare. Chi pensa di andare a votare a ottobre sta dicendo che si va in esercizio provvisorio e, tanto per dirne una, a gennaio scatta l'Iva». Così Pierluigi Bersani, a Ercolano, che però nel merito della proposta di Berlusconi aggiunge: «Credo che un meccanismo come quello tedesco si possa discutere».


«Ho già detto - aggiunge Bersani - che piuttosto di invenzioni dell' ultima ora, di meccanismi fatti “ad usum delphini”, meglio presentare agli italiani una legge che abbia già mostrato di funzionare: Mattarellum? Benissimo. Il tedesco? Bene. Il francese? Bene». Bersani, intervenendo alla inaugurazione della sede Mdp a Ercolano, ha aggiunto: «Tutti gli osservatori che obiettano sul tema maggioritario o proporzionale, dimenticano che anche tutti i meccanismi maggioritari che la corte Costituzionale consente, non sarebbero in grado di dare la maggioranza. Quindi un conto è se si parla di collegi o no e io - ha precisato Bersani - sono per i collegi più piccoli che si può. Dopodiché, chi demonizza un meccanismo perché risulterebbe proporzionale e invoca un maggioritario, sa bene che se stiamo dentro la sentenza della corte, comunque sarà il Parlamento che dovrà costruire una maggioranza. Come si vede stiamo ancora chiacchierando. Questa è la mia impressione».

«Noi e Pisapia diciamo la stessa cosa. Vogliamo un centrosinistra. Se si parla di coalizione, allora si parla di simbolo, di programma, di primarie per la leadership. A me va bene fare un centrosinistra col PD. Se ci fossero le primarie, oso dire che non voterei Renzi. Si può? Benissimo. Noi siamo apertissimi verso il Pd e verso chi nel Pd pronuncia la parola centrosinistra. Il nostro discrimine è quello. Renzi non ha mai detto una volta la parola centrosinistra perché ha in testa un'altra cosa. E fin lì non ci arriveremo mai».

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Il Mattino