Errore in sala operatoria, asportati due seni invece di uno

Il chirurgo ha eseguito una mastectomia bilaterale dopo aver concordato di asportare solo una delle mammelle

Errore medico, malata oncologica perde entrambi i seni
Il 7 marzo 2016, Susana Tomé è entrata in sala operatoria di una clinica di Porto, Portogallo, per farsi rimuovere il seno destro e si è svegliata...

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Il 7 marzo 2016, Susana Tomé è entrata in sala operatoria di una clinica di Porto, Portogallo, per farsi rimuovere il seno destro e si è svegliata dall'anestesia senza entrambi i seni, dopo essere stata operata dal chirurgo José Luís Fougo. Il fatto è stato segnalato ad Álvaro Silva, il chirurgo con il quale la donna aveva concordato l'intervento, ma che in quell'occasione era assente dalla sala operatoria. Si suppone che José Luís Fougo, abbia ignorato la cartella clinica cartacea che accompagnava la paziente, nonché gli avvertimenti dell'anestesista e di due infermiere.

Nei prossimi giorni arriverà a processo questo presunto caso di negligenza medica, in cui il chirurgo ha eseguito una mastectomia bilaterale quando con la paziente solo tre giorni prima un collega aveva concordato di recidere solo una delle mammelle. Ad essere accusato dello stesso reato non solo il chirurgo che ha effettuato l'intervento, ma anche la clinica.

A JN la vittima, Susana Tomé, ha raccontato di voler creare un movimento per modificare le scadenze delle denunce per malasanità e garantire una maggiore rapidità in questo tipo di processo. Alla paziente, malata oncologica, era stata consigliata una mastectomia bilaterale (asportazione completa di entrambe le mammelle). La paziente aveva dato il suo consenso informato per questo intervento, ma, tre giorni prima, ha parlato di nuovo con il medico, Álvaro Silva, cambiando il suo volere.

La Corte d'inchiesta penale di Porto ha ritenuto che «l'anestesista Rosa Leite e le infermiere Paula Faria e Constança Gouveia hanno avvertito l'imputato José Luís Fougo del fatto che, secondo l'assistente e l'imputato Álvaro Silva, con cui avevano parlato, si trattava di fare una mastectomia unilaterale, in questo caso al seno destro».

Dopo i solleciti, il chirurgo ha solo consultato «la cartella elettronica dell'assistente al fine di confermare l'intervento chirurgico da eseguire». «E dopo aver verificato che esisteva un'unica proposta terapeutica, che era la mastectomia bilaterale, ha trasmesso tale informazione al resto dell'équipe, senza però, e come richiesto, consultare la cartella clinica cartacea che accompagnava l'assistente e che conteneva il nuova CIEL (Consenso Informato, Chiarito e Libero)».

Il caso è già stato analizzato dall'Ispettorato generale delle attività sanitarie (IGAS), che ha concluso che «l'imputato  ha eseguito la mastectomia della mammella sinistra senza il consenso della paziente, agendo con negligenza grave» Da parte sua, il Consiglio disciplinare regionale settentrionale dell'Ordem dos Médicos, che ha imposto a José Luís Fougo una sanzione disciplinare di sospensione per un periodo di 21 giorni, sottolineando che l'operazione ha mancato di rispetto all'ultima volontà espressa dalla paziente.

 

Suzana Tomé spera che il processo del suo caso, presso il Tribunale di Bolhão, sarà «il punto di partenza per porre fine al corporativismo nella professione medica» e che «giustizia sarà fatta». «Nel medio termine voglio creare le condizioni per chiedere al Parlamento di modificare i termini per le denunce di malasanità, come già è stato fatto per altri tipi di reati. «Questa lotta non è solo mia e invito più vittime ad unirsi in un movimento di classe», ha detto Suzana Tomé, a JN.

 

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Il Mattino