Eruzione Stromboli, interrogazione parlamentare M5S: «Perché non fu annunciata?»

Eruzione Stromboli, interrogazione parlamentare M5S: «Perché non fu annunciata?»
«Il 3 luglio 2019 il vulcano Stromboli ha dato esito a un'eruzione parossistica con rilascio di ceneri e lapilli ed alte colonne di gas e polveri superiori...

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«Il 3 luglio 2019 il vulcano Stromboli ha dato esito a un'eruzione parossistica con rilascio di ceneri e lapilli ed alte colonne di gas e polveri superiori anche ai 2 chilometri. In occasione dell'esplosione purtroppo un escursionista è deceduto. Nonostante un costante monitoraggio geofisico e vulcanologico di Stromboli, non è stata data nessuna preallerta dell'esplosione, né dall'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (che, sotto la sovrintendenza del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, gestisce le reti nazionali di monitoraggio per i fenomeni sismici e vulcanici), né da qualunque altra autorità istituzionale». Il senatore Franco Ortolani, in un’interrogazione parlamentare, sottoscritta da altri 17 senatori del Movimento, ha chiesto al presidente del Consiglio e ai ministeri competenti cosa non ha funzionato in occasione dell’eruzione del Vulcano Stromboli.

 
«Chiediamo se, dato l'attuale sistema di monitoraggio dell'attività vulcanica, la mancata preallerta sia stata dovuta ad un errore, ovvero ad un limite dello stesso sistema di monitoraggio tale per cui non sia oggettivamente possibile intervenire con congruo anticipo e le azioni che il governo intenda adottare per impedire che possano esservi altri morti dovuti ad eventi vulcanici e geologici imprevisti, come quello del 3 luglio 2019. Luglio e agosto sono mesi in cui le attività turistiche e balneari raggiungono valori elevati, con incremento di turisti sull'isola che possono accedere a visite guidate al vulcano, ragion per cui è importante accertare se vi siano elementi di criticità geofisica e vulcanologica che possano essere monitorati per consentire di pre-allertare la popolazione con congruo anticipo». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino