«Se l'Italia è quello che deve essere non ce ne è per nessuno, se fa il suo mestiere nel mondo ce la giochiamo con tutti». Così Matteo Renzi all'Expo delle idee a...
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Così il premier Matteo Renzi dall'Hangar Bicocca dove si svolge l'incontro su 'L'expo delle idee'. Ad accoglierlo, fra gli altri, il ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina, il commissario unico Giuseppe Sala e il prefetto di Milano Paolo Francesco Tronca. Al suo ingresso nella sala dove si stanno svolgendo i 42 tavoli tematici ci sono stati alcuni applausi.
Fino a poco tempo fa l'associazione di idee per l'Expo era «scandalo». Ora non più, ma «non basta, non ci accontentiamo di aver cancellato la parola scandalo. Se siamo bravi nei giorni che mancano all'Expo, trasformiamo la parola chiave di Expo in identità». L'evento sarà «la cartina di tornasole delle ambizioni dell'Italia».
«L'Expo non è solo un evento, non siamo un catering, una mera organizzazione di eventi.
«Se c'è una qualche minoranza che pensa di poter bloccare la Turandot noi siamo pronti a tutto anche a misure normative per non cominciare con una figuraccia internazionale».
L'Expo «deve essere l'occasione per combattere le ingiustizie perchè se la politica smette di combattere le ingiustizie è mera organizzazione». Così Matteo Renzi rilancia poi il messaggio del Papa e del presidente della Repubblica sulla sfida dell'Expo. «Dobbiamo - aggiunge il premier - vincere una scommessa educativa e culturale e valorizzare il significato profondo nella scelta nel campo del cibo».
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Il Mattino