Berlino: ora l'Italia più lontana dall'Ue

Berlino: ora l'Italia più lontana dall'Ue
Preoccupazione per il rischio di un'estensione della crisi all'Europa ma speranza che su quel 40% di Sì l'Italia possa ricostruire una politica riformista....

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Preoccupazione per il rischio di un'estensione della crisi all'Europa ma speranza che su quel 40% di Sì l'Italia possa ricostruire una politica riformista. È il giudizio della stampa tedesca che si occupa a lungo dell'esito del referendum in Italia.


La Frankfurter Allgemeine Zeitung esprime la sua preoccupazione per l'Italia con uno sguardo ai vincitori: «Molti di questi auto-nominatisi difensori della Costituzione volevano solo indebolire il premier, ma cosa hanno guadagnato?». In un commento nelle pagine economiche dal titolo «l'Italia si allontana dall'Europa», la Faz osserva come «nell'economia globalizzata e in un anno europeo che si annuncia turbolento non resti all'Italia molto spazio per giochetti».

Per Die Welt la battaglia riformista in Italia non è ancora persa: Renzi può ripartire da quel 40% di sì al referendum, di «italiani che vogliono il dimagrimento del sistema politico e una democrazia ragionevole». Anche la Sueddeutsche Zeitung conclude il suo commento sull'Italia con una nota tutto sommato di speranza: «L'Italia ora continuerà ad avanzare in maniera confusa e a soffrire, o precipitare in un baratro sotto un guerrafondaio autoritario come Beppe Grillo. Ma c'è anche qualcosa di positivo. Mille giorni di Renzi hanno dimostrato che l'Italia è riformabile, se i cittadini lo vogliono». Sull'Handelsblatt Volker Wieland, uno dei cinque saggi consiglieri economici indipendenti di Angela Merkel, sostiene invece che l'Italia dovrebbe «chiedere un programma di aiuti al meccanismo di stabilità Esm», al quale «deve partecipare l'Fmi». 
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Il Mattino