Romeno fa prostituire la compagna italiana, la prende a calci e schiaffi e la cosparge di benzina. Non è una storia, è un incubo. Una importante...
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Soprusi e violenze costringevano la donna a rivolgersi alla Polizia di Ancona per porre fine all’incubo. Oltre alle continue violenze, l’uomo pretendeva dalla donna gli incassi della attività di meretricio.
In uno degli innumerevoli episodi di violenza, l'uomo dopo aver sottratto le chiavi dell’auto alla sua compagna, metteva in moto il veicolo minacciando di investirla. Nella circostanza l’indagato guidava senza patente e in stato di alterazione psicofisica dovuta ad ebbrezza alcolica, veniva sottoposto anche ai dovuti provvedimenti previsti dal codice della strada.
Le attività investigative condotte dalla Squadra Mobile, permettevano di ricostruire altri episodi di violenza domestica tra i quali le minacce di morte nei confronti della donna qualora avesse chiamato la Polizia.
In uno degli episodi, l’indagato, dopo essere tornato a casa con un amico, entrambi ubriachi, colpiva con un forte schiaffo la compagna perché si era rifiutata di pulire la cucina dove aveva vomitato. Anche nel gennaio scorso si verificava un altro episodio violento nel quale l’indagato colpiva con degli schiaffi la sua compagna perché lo stava rimproverando in quanto per l’ennesima volta si era ubriacato.
In un altro episodio l’uomo alzava le mani contro la donna prendendola a schiaffi e a calci nel sedere o le tirava i capelli, spesso la strattonava fino a farla cadere in terra. Più volte l’aveva minacciata di spaccarle e bruciarle la casa e la macchina, in una occasione l’aveva cosparsa di benzina e, soltanto grazie all’intervento di alcuni familiari, si evitava la tragedia.
Inoltre, quando gli diceva che voleva lasciarlo o chiamare la Polizia, lui le diceva: “vattene via … è tutto mio… se chiami la Polizia t’ammazzo… tanto non ho paura del carcere”.
Le indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Ancona culminavano con l’emissione da parte del Gip dell’Ordinanza di custodia cautelare dell’allontanamento dall’abitazione familiare, con divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla donna. Provvedimento che gli investigatori della Squadra Mobile gli hanno notificato nelle ultime ore. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino