Muore la figlia e vuol uccidersi. «Anche io ho perso una bimba». Così carabiniere salva papà

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ANCONA «Mi voglio uccidere perchè è morta mia figlia». «Sai, anche io ho perso una figlia. Vieni, parliamone». Così un...

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ANCONA «Mi voglio uccidere perchè è morta mia figlia». «Sai, anche io ho perso una figlia. Vieni, parliamone».


Così un carabiniere eroe, ma soprattutto padre capace di elaborare un gravissimo lutto, ha salvato un tunisino disperato che minacciava di buttarsi dal quarto piano di un cantiere a Falconara (Ancona). E' successo domenica, ma i particolari della staordinaria operazione trapelano solo ora.



Ore 18 in via Buozzi. Un tunisino di 40 anni si è arrampicato sull'impalcatura di una palazzina di quattro piani. Arrivato in cima si è denudato e si è seduto sul cornicione. Poi, con lo sguardo perso nel vuoto e la mente nell’abisso di disperazione, ha minacciato di togliersi la vita. Il tunisino urlava frasi sconnesse, minacciando più volte di gettarsi di sotto. Pochi minuti dopo sono arrivati i carabinieri.



Sono stati proprio i militari a raggiungerlo in cima al palazzo, nel tentativo di trarlo in salvo. Due carabinieri hanno risalito l'impalcatura e raggiunto il 40enne che, al loro arrivo, era seduto sul cornicione con le gambe a penzoloni. Quando il tunisino si è accorto dei due militari, ha urlato di non avvicinarsi. In quel momento un appuntato della Tenenza, di provata esperienza, ha tentato di allacciare un dialogo con il 40enne. «E' salita in cielo», continuava a ripetere il tunisino. Il carabiniere ha cercato così, delicatamente, di sapere di chi stesse parlando.



Poco dopo la rivelazione angosciante dell'uomo che ha riferito all'appuntato di aver perso la propria bambina. A quel punto il militare ha deciso di aprirsi con il 40enne, raccontandogli che cosa aveva provato quando lui stesso quando ha perso la sua di figlia. Poi, gli ha teso la mano, invitandolo a fare lo stesso con lui e parlargli della sua bambina. Il tunisino, dopo aver ascoltato le parole dell'appuntato, ha trovato un barlume di speranza nel sapere che qualcuno - avendo provato il suo stesso dolore - poteva capirlo. Così il carabiniere (conquistando la sua fiducia) è riuscito ad avvicinarsi all'uomo, trarlo in salvo e riportarlo in strada. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino