Fase 2, il monito del ministro Costa: «Ecomafie sempre attive, serve nuovo piano anti-roghi»

Sergio Costa, ministro dell'Ambiente, attenuato il lockdown, subito i primi casi di inquinamento segnalati in Campania. Per l'ambiente la festa è finita? ...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Sergio Costa, ministro dell'Ambiente, attenuato il lockdown, subito i primi casi di inquinamento segnalati in Campania. Per l'ambiente la festa è finita?

«In questo periodo drammatico, la natura si è riappropriata dei suoi spazi. Nei mari, nei fiumi, nell'aria, negli animali. Sono ricomparsi persino i delfini in zone marine dove non si vedevano da tempo. Questo ci ha fatto capire come, senza inquinamento e attività ecocriminali, alla natura basti poco per guarire. Ma credo che, in questi due mesi, sia maturata una nuova coscienza ambientale».

Da cosa lo avverte?
«Ho ricevuto migliaia di messaggi da cittadini che chiedono di impedire il ritorno all'inquinamento. I cittadini hanno visto in concreto la differenza, per questo credo che si sia rafforzata la coscienza dell'importanza necessità di misure pro green. Nel Def, a pagina 16 è inserita una premessa che lo afferma. Il rilancio di politiche pro green è ormai irrinunciabile».

I segnali del Sarno inquinato e della macchia nera sul litorale domizio non indicano che c'è invece un ritorno a comportamenti criminali?
«Guardo il positivo, che sono 110 associazioni di imprese che chiedono di applicare gli interventi pro green previsti dal Def. Si è compreso che in questo settore si indirizzeranno le maggiori risorse comunitarie. Gli interventi e gli investimenti pro green sono il futuro del dopo Covid».

Si è attivato sui casi di inquinamento segnalati in questi giorni?
«C'è sempre qualche imbecille in giro. Per la macchia nera sul litorale di Mondragone ho chiesto al Noe di intervenire, lo stesso ha fatto la Regione Campania attivando l'Arpac. I sospetti vanno su un'azienda bufalina, lo sapremo con certezza nelle prossime ore. A Ischia, in queste ore, c'è stato segnalato a Carta Romana uno scarico inquinante. Ho attivato la guardia costiera che ha individuato scarichi abusivi di un albergo, multato e sequestrato».

Per il fiume Sarno, invece?
«Anche in questo caso, c'è stato l'intervento del Noe che ha scoperto 12 scarichi abusivi privati, anche civili. Tutti sequestrati e multati. Stiamo individuando invece il responsabile di quello scarico inquinante, che è stato documentato in video».

Nella Terra dei fuochi, durante l'emergenza coronavirus sono diminuite le attività illegali?
«In questi due mesi sì. Anche se, purtroppo, alcuni roghi ci sono stati in prossimità di campi rom. Non voglio criminalizzare i rom, ma i roghi accertati sono in quelle aree, come a Giugliano e Caivano. Attraverso un accordo con il ministro dell'Interno Luciana Lamorgese, è stato creato in questo periodo un coordinamento sui roghi, di cui fanno parte i prefetti di Napoli e Caserta. Il prefetto di Napoli, Marco Valentini, ne è coordinatore. Persegue quattro linee guida».

Quali sono?
«Ci sarà la polizia investigativa per individuare gli ecocriminali. Nella fase di prevenzione, l'Esercito sul territorio e la sorveglianza aerea con l'Aeronautica dalla base di Grazzanise per fotografare i roghi. Gli enti locali e la Regione dovranno vigilare con la videosorveglianza e gli strumenti amministrativi che hanno a disposizione. Infine, le segnalazioni e le proposte delle associazioni e dei comitati riuniti in un comitato nazionale unico che si chiama Stop biocidio. Sulla Terra dei fuochi, i nostri interventi non si sono mai fermati».

Con le attività sospese, in quell'area era impossibile lo scarico e quindi l'incendio di pneumatici usati?
«Sicuramente, ma oggi è poco conveniente abbandonare pneumatici usati. Un recente provvedimento ha previsto rimborsi ai gommisti che affidano al consorzio di smaltimento gli pneumatici usati. Diventa così conveniente non abbandonarli in discariche abusive. Il provvedimento, approvato il 20 marzo, è ormai inserito nella Gazzetta ufficiale. L'ambiente deve diventare conveniente, ma è necessaria anche una maggiore coscienza ambientale a partire dalle scuole. Così, da settembre l'educazione ambientale, che sarà parte dell'educazione civica, sarà insegnata in tutte le scuole dalle materne alle superiori».

In questo periodo di emergenza, anche il sistema di raccolta rifiuti ne ha risentito in positivo, le strade erano più pulite. Meno produzione di rifiuti?
«Sicuramente, abbiamo avuto una diminuzione nazionale del 13,9 per cento di produzione rifiuti dovuta agli esercizi commerciali chiusi e all'assenza di turismo. Il sistema di raccolta non è mai stato in sofferenza. In questo periodo, sono andati avanti i progetti sugli impianti di compostaggio per l'umido che rappresenta il 35 per cento dei rifiuti. Insieme con il 45 per cento di plastica, legno e vetro, fa diminuire la percentuale di indifferenziata rendendo inutili gli inceneritori. Su questo bisogna lavorare, differenziare è importante. Abbiamo sottoscritto un nuovo contratto con il consorzio che raccoglie carta e cartoni, che diventano fonti di guadagno. In più, ci sono incentivi fiscali pe le aziende che riducono gli imballaggi».

Vero che avete pensato a un accordo sullo smaltimento delle mascherine usate?
«Sì, abbiamo notato che mascherine e guanti vengono lasciati fuori le farmacie o i supermercati. È allo studio, con l'Ispra, l'Ordine dei farmacisti, l'Anci e i produttori, la collocazione fuori le farmacie di bidoni particolari che, in sicurezza, possono accogliere questo tipo di rifiuti. Molte mascherine di uso quotidiano, come quelle della Regione, possono essere lavate e riutilizzate fino a 15 volte e questo non obbliga a gettarle subito».

Pensa che l'emergenza coronavirus abbia fatto nascere una nuova coscienza ambientale?

«Credo di sì, anche se è una coscienza da ampliare. Nel Def abbiamo previsto un contributo di 500 euro per ogni acquisto di biciclette anche a pedalata assistita. L'obiettivo è sempre rendere conveniente i comportamenti virtuosi per l'ambiente».  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino