Federico II: «Tumori neuroendocrini», webinar con Colao e Corcione

Federico II: «Tumori neuroendocrini», webinar con Colao e Corcione
Parlare delle evoluzioni relative alla diagnosi e alla chirurgia dei tumori neuroendocrini: è l’intento del convegno “I tumori neuroendocrini: il valore della...

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Parlare delle evoluzioni relative alla diagnosi e alla chirurgia dei tumori neuroendocrini: è l’intento del convegno “I tumori neuroendocrini: il valore della multidisciplinarietà nel percorso diagnostico-terapeutico” in programma in webinar giovedì 10 giugno alle ore 15. L’iniziativa promossa dal dipartimento di Salute pubblica della Federico II-facoltà di Medicina e Chirurgia, con il supporto organizzativo e promozionale delle associazioni Agenzia Arcipelago, Campus Salute, Ipers e  Interactive super, sarà curato dai professori Francesco Corcione e Annamaria Colao. Due le sezioni previste: “I tumori neuroendocrini: il valore della multisciplinarietà” e “La chirurgia è ancora il cardine della terapia”.


I tumori neuroendocrini prendono origine da cellule del sistema neuroendocrino e possono colpire organi anche molto diversi tra loro come intestino, pancreas, polmoni, tiroide, timo o ghiandole surrenali. Le cellule neuroendocrine sono presenti in tutto l’organismo e nei diversi organi svolgono funzioni specifiche. Si tratta di tumori ad incidenza in aumento e ad alta prevalenza, poiché spesso i pazienti convivono per molti anni con la malattia. I più frequenti sono i tumori che riguardano il tratto gastro-entero-pancreatico (60-70 %); seguono quelli che colpiscono polmoni e apparato respiratorio (20-30 %) o altre regioni del corpo (10 %) come cute, tiroide, paratiroide e surreni.  Per la loro presentazione clinica estremamente variabile e per le caratteristiche biologiche eterogenee, è indispensabile una gestione multidisciplinare condivisa con diversi specialisti.
“Mai come oggi – afferma il professor Francesco Corcione - per un reparto di chirurgia generale, la necessità di lavorare in rete con altre strutture è stata così urgente, così come l’esigenza di valorizzare la multidisciplinarietà e lo scambio con le future generazioni di chirurghi. Il sapere tecnico deve essere trasmesso alle future generazioni. E in particolare mai come oggi chi si occupa di chirurgia oncologica mini-invasiva avverte questa necessità. L’edizione di questo anno mira al sostegno di interventi autorevoli di carattere divulgativo destinati a favorire la diffusione della cultura chirurgica, del pensiero scientifico, legati ad una tematica di interesse generale e di dibattito socio-culturale”.


“Una rete di collaborazione integrata tra i migliori centri clinici di Napoli – aggiunge la professoressa Annamaria Colao – ha reso possibile la creazione di un centro di eccellenza unico in tutto il sud Europa per diagnosi, cura e ricerca sui tumori neuroendocrini. Il gruppo multidisciplinare di Napoli include ad oggi cinque strutture: l’università Federico II, Irccs fondazione Pascale, azienda ospedaliera dei Colli, Cardarelli e Università Vanvitelli, ed è accreditato dal 2013 come centro di eccellenza per la diagnosi e la cura dei tumori neuroendocrini dalla società europea per i tumori neuroendocrini”. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino