Interviene Fiammetta Borsellino, la figlia di Paolo Borsellino. «Lo stesso impegno che ha caratterizzato il lavoro di mio padre e di Giovanni Falcone ma di tanti altri prima...
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«È una richiesta – ha aggiunto Fiammetta Borsellino – che non riguarda solo la nostra famiglia, ma credo che è un qualcosa di cui tutto il popolo italiano e tutta la società si debba far carico delegando questo compito non soltanto ai magistrati e alle forze dell’ordine. Credo che ad essere stata offesa non è soltanto la buona fede e l’intelligenza della nostra famiglia ma quella di tutto il popolo italiano».
«Mio padre – ha infine ricordato Fiammetta Borsellino a Tv2000 – anche nei momenti più difficili non smetteva mai di sorridere anche utilizzando come antidoto alla paura l’ironia, che permetteva di sdrammatizzare. Il 19 luglio 1992 noi eravamo ragazzi adolescenti, tra i 19 e i 22 anni. A quell’età è facile lasciarsi un po’ andare e se non si trovano delle risorse interiori. Abbiamo scelto la strada della vita, se non avessimo fatto così avremmo totalmente sconfessato quelli che sono stati gli insegnamenti di mio padre». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino