Niente musica, né balli. Neppure manifestazioni. Solo silenzio, condiviso. E nove giorni di lutto nazionale. Questa la via scelta da Cuba per omaggiare Fidel Castro, a...
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Il corpo di Castro sarebbe già stato cremato e le sue ceneri, da domani, dovrebbero essere esposte in piazza, per poi essere portate in tutti i luoghi significativi per la storia della rivoluzione, fino ad essere tumulate nel cimitero di Santiago de Cuba in un mausoleo. Nell’attesa di qualche manifestazione di protesta, la piazza è blindata. Un lavoro fatto sul campo ma pure dall’Intelligence. E blindata è pure la via dove hanno sede le ambasciate.
Intanto si guarda avanti. In Usa si dibatte della partecipazione del presidente uscente al funerale. Secondo Newt Gingrich, ex-speaker della Camera, che ha dato voce a molti repubblicani con un tweet: «In nessuna circostanza il presidente Obama, il vicepresidente Joe Biden e il segretario di Stato John Kerry devono andare a Cuba per il funerale di Castro». Cuba, invece, riflette sul suo futuro politico. Raul Castro ha, infatti, confermato di voler lasciare nel 2018. Ciò ha avviato la battaglia per la successione. A correre per la presidenza, anche Miguel Diaz-Canel, numero due dell’apparato. Oggi, però, per Cuba è il tempo delle lacrime. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino