Kadyrov, il figlio ripreso in un video mentre pesta un prigioniero ucraino. E il comandante ceceno: «Sono orgoglioso di lui»

C'è polemica. Yevgeny Popov, giornalista di Rossiya 1, si è esposto: «Non si possono picchiare le persone, è illegale»

Kadyrov, il figlio ripreso in un video mentre pesta un prigioniero ucraino. E il comandante ceceno: «Sono orgoglioso di lui»
Il figlio di Kadyrov è stato ripreso mentre aggredisce brutalmente un prigioniero ucraino. Nel video choc, diffuso da Kadyrov stesso, si vede un calcio, un pugno e poi...

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Il figlio di Kadyrov è stato ripreso mentre aggredisce brutalmente un prigioniero ucraino. Nel video choc, diffuso da Kadyrov stesso, si vede un calcio, un pugno e poi ancora una gomitata. L'uomo indifeso finisce a terra, le violenze continuano.

Kadirov pubblica video del figlio Adam che pesta un prigioniero ucraino: «Sono orgoglioso»

Sono questi i pochi, tremendi secondi del video diffuso dal leader ceceno Ramzan Kadyrov nel quale suo figlio Adam picchia il detenuto Nikita Zhuravel, un ucraino di 19 anni accusato di aver bruciato il Corano e da maggio recluso a Grozny.

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Il filmato si interrompe, il pestaggio probabilmente no. Chiunque rimarrebbe inorridito, tranne il sanguinario leader ceceno: «Senza esagerare, sì, sono orgoglioso dell'azione di Adam», ha commentato.

Il fatto risale almeno a metà agosto, quando il difensore civico per i diritti umani della Cecenia, Mansur Soltayev, ne aveva dato notizia annunciando che avrebbe indagato. Il braccio destro di Kadyrov, Adam Delimkhanov, aveva difeso quello che lui definiva un esempio di «patriottismo e di aspirazione a proteggere la religione».

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Quella dell'Islam, ostentata dai leader della Repubblica cecena che si fanno forza sulla radicalizzazione dei fondamentalisti e ne fanno un mezzo per mantenere con la forza il potere e reprimere le opposizioni. L'esaltazione delle gesta di Kadyrov jr ne sono la riprova. Ma sono anche la testimonianza che il territorio governato dalla dinastia del leader ceceno spesso sfugge al controllo di Mosca. Le immagini diffuse dal leader ceceno sono diventate subito virali. Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha preferito non parlarne, ma alcuni commentatori russi sì. Si è esposto addirittura Yevgeny Popov, giornalista di Rossiya 1, per denunciare che «non si possono picchiare le persone, è illegale».

Parole che non sembrano preoccupare il leader ceceno: «In rete si discute ancora sul fatto che Adam Kadyrov abbia picchiato il bruciatore del sacro Corano Nikita Zhuravel, un complice dei servizi di sicurezza ucraini. È successo o no?», si domanda retoricamente. «Lo ha picchiato e ha fatto la cosa giusta». È questa l'educazione cecena.

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Il Mattino