Pensa di filmare un arresto ma è un rapimento: ecco gli attimi drammatici | Guarda

Pensa di filmare un arresto ma è un rapimento: ecco gli attimi drammatici | Guarda
Quando ha visto i poliziotti fermare un'auto e far scendere due cittadini cinesi, ha preso il cellulare e ha iniziato a immortalare quello che aveva tutta l'aria di essere...

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Quando ha visto i poliziotti fermare un'auto e far scendere due cittadini cinesi, ha preso il cellulare e ha iniziato a immortalare quello che aveva tutta l'aria di essere un arresto: non avrebbe mai potuto immaginare di trovarsi davanti a un tentativo di rapimento.








Una donna, ferma all'incrocio di una strada di Pretoria, in Sud Africa, ha immortalato inconsapevolmente il tentativo di alcuni banditi, vestiti da poliziotti, di rapire due cittadini di origine cinese. La testimone si trovava in macchina quando ha preso il cellulare e ha iniziato a filmare la coppia che viene fatta scendere di forza dalla propria auto da un gruppo di uomini con giubbotti antiproiettile, uniformi della polizia e fucili d'assalto.



La donna si dimena e non vuole salire in macchina mentre il marito viene fatto salire su un'altra auto. Pochi metri e le due auto si fermano: l'uomo esce dalla vettura, un rapitore tenta di fermarlo prendendolo per la camicia, ma lui scappa a petto nudo. Poco dopo un altro membro della gang scende dalla macchina dove è tenuta la seconda vittima che riesce a fuggire proprio in direzione della testimone chiedendo aiuto.



In preda al panico, la testimone, che a quel punto aveva cominciato a nutrire dubbi sulla vicenda, ha chiamato la centrale di polizia: «Oh mio Dio, c'è un'emergenza. Ci sono due cinesi tenuti in ostaggio da alcuni uomini armati. Sono vestiti da agenti ma non so se sono poliziotti veri».



La registrazione si conclude con la donna rapita che disperatamente bussa al finestrino della testimone chiedendo aiuto. L'incidente si è concluso senza feriti, ma sia la testimone sia la coppia sono in stato di choc. Poco dopo il mancato rapimento, la polizia ha trovato giubbotti antiproiettile, giacche della polizia, una luce blu e due fucili R5 nel cofano dell'auto abbandonata a 30 chilometri dal luogo dell’aggressione. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino