Finte decapitazioni e violenze: così l'Isis plagia i bambini, giochi macabri ripresi con i cellulari

Finte decapitazioni e violenze: così l'Isis plagia i bambini, giochi macabri ripresi con i cellulari
Addio cowboy, nascondino e guardia e ladri. La propaganda jihadista sta influenzando negativamente i giochi dei più piccoli che, in alcuni Stati, simulano ormai gli orrendi...

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Addio cowboy, nascondino e guardia e ladri. La propaganda jihadista sta influenzando negativamente i giochi dei più piccoli che, in alcuni Stati, simulano ormai gli orrendi crimini dei terroristi. La tendenza a imitare i miliziani ha già fatto le prime “vittime” in Egitto, in Giappone e nello Yemen, dove un gruppo di adolescenti e bambini di appena dieci anni ha messo in scena le decapitazioni dei 21 cristiani copti egiziani.


Il video, girato con un telefono cellulare, è stato realizzato su una costa del Paese mediorientale: cinque bambini di circa 10 anni, con indosso solo i pantaloni, vengono trascinati sulla spiaggia da alcuni adolescenti. Questi, completamente vestiti e con il volto coperto da sciarpe, tengono stretto il loro “ostaggio” e, prima di dirigersi al luogo dell'esecuzione, prendono ognuno un bastoncino, imitando la raccolta di coltelli dei carnefici mostrata dall'Isis nel video della decapitazione dei soldati siriani pubblicato nel novembre 2014.



Allineati sulla spiaggia, i bambini sono costretti a inginocchiarsi, lo sguardo perso nello sabbia. In un'interpretazione degna di nota attendono di essere uccisi. Dietro di loro, un adolescente parla citando frammenti di discorsi che hanno preceduto le brutali esecuzioni. Infine, gli ultimi respiri e il rumore agghiacciante del taglio della gola accompagnato dai nasheed, brani a tema religioso costruiti quasi esclusivamente su una linea vocale. Il video, girato e montato replicando le tecniche utilizzate dall'Isis, termina con i bambini, con le mani legate dietro la schiena, che si fingono morti sulla sabbia e con l'acqua color rosso sangue.



Dallo Yemen all'Egitto il plot appare lo stesso, nonostante le vittime di cui burlarsi siano loro connazionali.

Ma l'influenza dello stato islamico è arrivata anche fuori dal mondo arabo: un gruppo di ragazze giapponesi ha simulato l'esecuzione degli ostaggi Haruna Yukawa e Kenji Goto in un video pubblicato on line appena due giorni dopo le loro morti. Una giovane, con un foulard nero e bianco avvolto attorno al viso per nascondere la propria identità, imita uno jihadista. Altre due ragazze, vestite con la divisa scolastica, in ginocchio sull'asfalto, fissano silenziosamente il cellulare.


L'entusiasmo per la messa in scena genera l'ilarità di altri amici e il video è accompagnato dalle risatine divertite dei compagni. Il video è stato visto oltre 50mila volte prima di essere stato rimosso e l'identità dei ragazzi è rimasta sconosciuta.

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Il Mattino