Finto prete celebra messa nelle case, vescovo ammonisce i suoi seguaci: ​«Saranno scomunicati»

Finto prete celebra messa nelle case, vescovo ammonisce i suoi seguaci: «Saranno scomunicati»
Indossa  gli abiti religiosi e l’anello episcopale all’anulare destro. Raduna fedeli in diverse case private. Una volta lì predica e, addirittura, arriva a...

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Indossa  gli abiti religiosi e l’anello episcopale all’anulare destro. Raduna fedeli in diverse case private. Una volta lì predica e, addirittura, arriva a celebrare messa. Impartisce benedizioni. Una storia che va avanti da qualche mese.


I fatti, che vedono protagonista un finto sacerdote, si verificano sul territorio del Cassinate, in particolare, nell’area compresa tra i comuni di Cassino, Aquino, Pontecorvo, Castrocielo e Piedimonte.  Episodi rinnovati negli ultimi tempi di cui ne è venuto a conoscenza il vescovo della Diocesi Gerardo Antonazzo, che  ha immediatamente preso provvedimenti in merito alla storia.

I sacerdoti di tutte le parrocchie dei centri interessati, al termine delle celebrazioni di oggi,  dovranno dare lettura e spiegare la notifica con cui il pastore della Diocesi ammonisce  «quanti partecipano a tali pratiche di culto». Il vescovo Gerardo scrive di aver appreso che «nei comuni di Cassino, Aquino, Pontecorvo, Castrocielo e Piedimonte si riuniscono fedeli cattolici per assistere a pratiche di culto presiedute da un sedicente Ministro non appartenente alla Chiesa Cattolica né in comunione con essa».  Alla luce di ciò «per conservare la verità della fede e per esercitare la sollecitudine di padre verso i fedeli della Diocesi, con la presente notifica, ammonisco – scrive Antonazzo - quanti partecipano a tali pratiche di culto perché siano consapevoli  che essi non sono in Comunione con la Chiesa Cattolica se ne allontanino ed evitino che, persistendo nell’errore, incorrano nel delitto di scisma».

Tradotto: chi non prenderà le distanze dal sedicente sacerdote incorrerà nel delitto di scisma, e di conseguenza nella scomunica così come previsto dalla «normativa canonica per tale delitto, in particolare la scomunica latae sententiae». E’ quanto specifica il  vescovo nella notifica che da oggi sarà affissa in tutte le parrocchie di Cassino, Aquino, Pontecorvo, Castrocielo e Piedimonte. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino