Abusava delle compagne di scuola del nipotino arrestato sessantenne

Abusava delle compagne di scuola del nipotino arrestato sessantenne
​Gli incubi non appartengono solo alla notte. Si nascondono nel volto di un nonno premuroso che decide di aiutare la mamma di due ragazzine compagne di scuola di suo nipote....

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​Gli incubi non appartengono solo alla notte. Si nascondono nel volto di un nonno premuroso che decide di aiutare la mamma di due ragazzine compagne di scuola di suo nipote. Per Sara e Paola (nomi di fantasia) gli incubi si vivono in pieno giorno, all’uscita di scuola, in strada, dentro un’auto poco distante da casa. Hanno 15 e 16 anni, sono due sorelline che soffrono perché la mamma è malata. Vanno ogni giorno a scuola e vedono nello sguardo di quell’uomo di sessanta anni un nonno gentile e premuroso. Un nonno che invece si trasforma nel peggiore degli orchi, capace di abusare sessualmente delle sorelline, per giorni, mesi e fingere di essere un amico di famiglia.


Sabato è la fine di un incubo. Gli agenti del commissariato di polizia di Fiumicino, diretti da Fabio Abis, sono andati a casa del 60enne notificandogli la misura cautelare degli arresti domiciliari. L’accusa è di violenza sessuale ai danni di minori.



INSOSPETTABILE

Lui è il cosiddetto «insospettabile». Non ha mai avuto problemi con la giustizia, in famiglia era semplicemente un nonno premuroso. Loro, le vittime, sono due ragazzine che hanno tentato più volte di respingere le avances dell’anziano. Conoscono l’uomo perché è il nonno di un loro compagno di classe. L’orco conquista la fiducia della mamma delle sorelle e si insinua nelle loro vite. Va a prenderle a scuola, dice loro di essere innamorato, compra loro delle ricariche per i cellulari, fa regalini: borsette e altri oggetti da ragazzine. Arrivano gli approcci sessuali, le violenze, le ragazzine che provano a respingere quell’uomo, ma che non hanno il coraggio di confessare tutto ai genitori. Ad accorgersi che c’è qualcosa che non va saranno gli zii. Vedranno gli sms con testi inequivocabili che quell’uomo mandava alla ragazzine, si chiederanno come mai i cellulari di Sara e Paola erano sempre carichi.



I REGALI


Spunterà fuori anche un cellulare che l’anziano ha provato a regalare alle ragazzine per comunicare con loro in segretezza. Sara e Paola sono sconvolte, non riescono più a trattenere la paura, la rabbia per quello che hanno subito. Con la mamma denunciano tutto al commissariato di Fiumicino che fa subito partire le indagini. L’uomo negherà e subito dopo la denuncia minaccerà anche la famiglia di Sara e Paola chiedendogli di ritrattare. Non solo. Continuerà a farsi trovare all’uscita di scuola terrorizzando le due vittime di violenza sessuale. Le due ragazzine sono state ascoltate in un ambiente protetto dell’equipe degli psicologi della Questura. Sabato l’arresto a seguito dell’ordinanza di applicazione della misura cautelare, emessa dall’ Autorità Giudiziaria. Ad occuparsi del caso il pm Alessandra D’Amore della procura di Civitavecchia e il gip Chiara Gallo. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino