Il direttore generale del Fondo monetario internazionale (Fmi), Christine Lagarde, ha annunciato di essere indagata da ieri per «negligenza» nell'inchiesta...
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Lagarde ha però annunciato che non farà un passo indietro. «No. Torno a lavorare a Washington da questo pomeriggio», ha detto il numero uno dell'organizzazione all'agenzia France Presse che le chiedeva se intendeva dimettersi.
La vicenda giudiziaria, in mano alla Corte di giustizia della repubblica francese, riguarda l'arbitrato che nel 2008, quando la Lagarde era ministro dell'Economia, chiuse l'annoso contenzioso tra l'uomo d'affari Bernard Tapie e la banca Credit Lyonnais, per la consulenza nella cessione del marchio sportivo Adidas.
La Lagarde è sospettata di essere andata al di là del proprio ruolo di ministro nel decidere di affidare la questione a un arbitrato, invece che alla giustizia ordinaria. L'arbitrato si chiuse con il riconoscimento a Tapie di un indennizzo da 400 milioni di euro per il comportamento scorretto della banca.
Sotto osservazione c'è anche la decisione del ministero - parte in causa in quanto proprietario della società che raggruppò i debiti del Credit Lyonnais dopo la sua nazionalizzazione - di non fare ricorso contro l'onerosa sentenza.
Nello stesso procedimento l'ex capo di gabinetto della Lagarde, Stephane Richard, che oggi è amministratore delegato del gruppo di telecomunicazioni Orange (ex France Telecom), è stato messo nei mesi scorsi sotto inchiesta per truffa e favoreggiamento.
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Il Mattino