Oncologi, ematologi e cardiologi a confronto con Conte per il piano cure

Oncologi, ematologi e cardiologi a confronto con Conte per il piano cure
Si è aperto il tavolo tecnico tra il Governo e Foce, la federazione degli oncologi, cardiologi e ematologi, per garantire ai pazienti più fragili la...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Si è aperto il tavolo tecnico tra il Governo e Foce, la federazione degli oncologi, cardiologi e ematologi, per garantire ai pazienti più fragili la continuità di cura in emergenza Covid. Questo il risultato dell’incontro tra il premier Giuseppe Conte, il ministro della Salute Roberto Speranza e il direttivo della federazione che raggruppa le società scientifiche degli oncologi, cardiologi e ematologi. Il tavolo tecnico lavorerà agli otto punti presentati dai clinici al governo e considerati decisivi per la tutela degli 11 milioni di persone con malattie oncologiche e cardiologiche: dalla netta separazione tra ospedali, ambiti di cura e assistenza per pazienti Covid e quelli per pazienti non Covid, alla necessità che tutte le strutture di oncologia medica, cardiologia ed ematologia rimangano pienamente operative anche a livello ambulatoriale, inclusa la preservazione della rete dell’emergenza cardiologica e dell’attività di chirurgia oncologica. Senza dimenticare la soddisfazione urgente del fabbisogno di nuovi medici specialisti, cardiologi, oncologi e ematologi, attraverso il reclutamento con contratti a tempo indeterminato, la ripresa immediata degli screening oncologici in tutte le Regioni e la rifondazione della medicina territoriale attraverso strutture ad hoc. Tra i punti evidenziati dai clinici, anche l’utilizzo degli alberghi Covid per i positivi asintomatici e paucisintomatici (ma con sorveglianza sanitaria diretta da parte dei medici di medicina generale e degli specialisti infettivologi) e l’attivazione su tutto il territorio di programmi avanzati e strutturati di telemedicina. I clinici hanno anche chiesto l’avvio di procedure velocissime di acquisizione di nuovi ingenti fondi per la Sanità, immediatamente fruibili per mettere in grado il nostro Paese di affrontare l’emergenza in atto ed il nuovo sviluppo della Sanità Nazionale.

«Ringraziamo il presidente del Consiglio e il ministro della Salute per aver accolto la nostra richiesta di incontro – afferma il presidente di Foce Francesco Cognetti -. La prima ondata della pandemia ha causato importanti disagi e ripercussioni a carico degli undici milioni di cittadini affetti dalle patologie di nostro interesse, cioè i pazienti oncologici, ematologici e cardiologici. Questa situazione rischia concretamente di ripresentarsi in forma ancora più grave ora, nel corso della seconda ondata. Ogni anno circa 413.000 cittadini in Italia muoiono per malattie cardiovascolari, oncologiche e oncoematologiche e 153.000 per altre patologie (respiratorie, neurologiche, endocrino-metaboliche, psichiche, gastrointestinali ed infettive), per un totale di 566.000 decessi – conclude il professore Cognetti -. Il Covid ha determinato finora 45.000 morti e, per evitare che aumenti la mortalità per patologie non Covid, è fondamentale garantire la continuità delle cure in totale sicurezza. In tal senso è molto importante la piena comunione di intenti con il governo per proteggere i pazienti più fragili, in particolare quelli colpiti da tumore e malattie cardiovascolari. Gli otto punti costituiscono quindi una guida su cui il tavolo tecnico lavorerà nelle prossime settimane».

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino