Roma, focolaio al pub per la partita dell'Italia: crescono i contagi, ora i casi sono 128. D'Amato: «​Benzina nel motore del virus»

Roma, crescono i contagi del focolaio al pub dopo la partita dell'Italia: ora sono 128 casi
Il focolaio al pub Clifton, in via del Casaletto, nel quartiere Monteverde di Roma, continua a crescere. Ora i contagi tra le persone che hanno assistito alla partita degli...

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Il focolaio al pub Clifton, in via del Casaletto, nel quartiere Monteverde di Roma, continua a crescere. Ora i contagi tra le persone che hanno assistito alla partita degli europei di calcio tra Italia e Belgio sono 128 (di cui 32 secondari), ieri erano 105. Il range di età del cluster da coronavirus si attesta tra i 7 e e gli 84 anni. L'età media dei contagiati è di 22 anni. L'assessore alla Sanità regionale Alessio D'Amato l'ha definito «effetto Gravina», riferendosi al presidente della FIGC Gabriele Gravina. In questi giorni nel Lazio i contagi sono tornati ad aumentare. Solo ieri se ne sono registrati 616, con cluster in diverse zone di Roma. Uno è stato scoperto anche a Ostia, dove sono risultate postivie 26 persone sempre dopo la partita finale degli azzurri.

 

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D'Amato: «Assembramenti sono benzina nel motore del virus»

L'assessore alla sanità regionale del Lazio Alessio D'Amato è intervenuto anche sul raduno dei tifosi giallorossi ieri sera al centro di Roma per festeggiare i 94 anni della squadra. «In questa fase di ripresa dei contagi soprattutto tra i giovani ogni assembramento è benzina nel motore del virus». E poi: «Rivolgo un duplice appello al rispetto delle regole e alla vaccinazione - aggiunge l'assessore -. Non possiamo tornare indietro».

 

«Aspettiamoci un aumento importante dei contagi futuri tra i giovani». Ecco perché

 

Chi sono i nuovi positivi

I nuovi positivi sono per lo più giovani ancora non vaccinati e questo «significa, ancora una volta, quanto sia importante vaccinarsi e raggiungere l’immunità di gregge», prosegue D'Amato. Che poi rassicura: «La situazione è sotto controllo e nel Lazio i casi attualmente positivi complessivi sono la metà di altre grandi regioni, quindi nessun allarme e vaccinarsi. Ancora una volta ricadono sulle spalle del SSR e dei suoi operatori, l’onere e gli effetti del calo di tensione».

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Il Mattino