Omicidio Varani, Foffo condannato a 30 anni. Il padre di Luca: «Non mi fermo, voglio l'ergastolo»

Confermata in Cassazione la condanna di Manuel Foffo a 30 anni di reclusione per l'omicidio di Luca Varani. L'imputato, l'unico rimasto dopo il suicidio in cella di...

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Confermata in Cassazione la condanna di Manuel Foffo a 30 anni di reclusione per l'omicidio di Luca Varani. L'imputato, l'unico rimasto dopo il suicidio in cella di Marco Prato, è stato condannato dai giudici della Suprema Corte anche al pagamento delle spese processuali, 7.200 euro per i genitori di Luca Varani e 6mila per Marta Gaia Sebastiani, allora fidanzata della vittima.


La prima sezione penale della Cassazione ha confermato la decisione della corte d'Assise d'Appello di Roma rigettando il ricorso della difesa che invocava il 'vizio di mentè.

«Ce l'aspettavamo. E il minimo per chi ha ammazzato mio figlio. Siamo noi quelli più condannati, senza sconti. Non cambia nulla ma mi auguro che il responsabile della morte di Luca e del nostro dolore eterno resti a scontare la sua pena in carcere. Non mi fermo, io voglio l'ergastolo per Manuel Foffo, ha ucciso per gusto». Lo ha detto Giuseppe Varani, padre di Luca, dopo la sentenza pronunciata dai giudici della Cassazione.


Omicidio Varani, lo sfogo del padre contro Foffo: «Solo ora sta male?»
 

Foffo risponde dell'accusa di omicidio volontario aggravato dalla crudeltà. E in primo grado era stato condannato alla stessa pena al termine del rito abbreviato dal gip di Roma il 21 febbraio 2017.  Varani fu ucciso con 30 tra coltellate e martellate nel corso di un festino: secondo l'accusa e la sentenza d'appello Foffo e Prato contattarono la vittima, un loro conoscente, con l'intento «fare del male», lo stordirono con alcol e farmaci e lo aggredirono con coltelli e martello.


«Bene ha fatto la Corte d'Assise d'appello di Roma ad effettuare la perizia sulla capacità di intendere e volere. Ha così accertato la capacità dell'uomo di agire, in questo caso la capacità di Manuel Foffo di agire». Lo ha detto il sostituto pg della Cassazione Simone Perelli, nella requisitoria davanti alla prima sezione penale, nel processo per la morte di Luca Varani. «Davanti a condotte criminali come questa oggetto del processo è difficile credere che possano essere commesse da un umano. Il polimorfismo da cui è affetto Foffo, né l'intossicazione cronica da alcol, giustificano quanto accaduto», ha spiegato il pg, sottolineando che « Varani era stato reso inerme ma non era incosciente, era capace di percepire le sofferenze che gli sono state imposte, in un'agonia di oltre due ore. Una morte lenta e atroce». Si è toccato, ha aggiunto «l'abisso umano».
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Il Mattino