Fino a tre anni di carcere per il «revenge porn». Linea dura nella proposta di legge presentata dalla forzista Sandra Savino alla Camera, al punto che la pena è...
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Si tratta di episodi che si ripetono con sempre maggiore frequenza e che, oltre ad offendere la dignità e la sfera privata della persona, possono produrre, appunto, conseguenze irreparabili. La proposta aggiunge un art. 612-ter al codice penale, subito dopo il 612-bis che punisce gli atti persecutori e lo stalking con la reclusione da sei mesi a quattro anni «chiunque, con condotte reiterata, minaccia o molesta taluno in modo da cagionare un perdurante e grave stato di ansia o di paura ovvero da ingenerare un fondato timore per l'incolumità propria o di un prossimo congiunto o di persona al medesimo legata da relazione affettiva ovvero da costringere lo stesso ad alterare le proprie abitudini di vita».
L'articolo 612-ter proposto dall'esponente di Forza Italia nella proposta già assegnata in commissione Giustizia, introduce il «reato di diffusione di immagini e video sessualmente espliciti». Il testo consta di un solo articolo, ma, almeno sulla carta, potenzialmente efficace ai fini della deterrenza rispetto ad una condotta particolarmente odiosa e lesiva per la vittima. «È punito -si legge- con la reclusione da uno a tre anni chiunque pubblica nella rete internet, senza l'espresso consenso delle persone interessate, immagini o video privati, comunque acquisiti o detenuti, realizzati in circostanze intime e contenenti immagini sessualmente esplicite, con conseguente diffusione di dati sensibili, con l'intento di causare un danno morale alla persona interessata». Viene precisato, inoltre, in analogia, del resto, con il reato di stalking, che «la pena è aumentata della metà se il fatto è commesso dal coniuge, anche sepa- rato o divorziato, o da persona che è o è stata legata da relazione affettiva alla persona offesa».
Come spiega Savino nella relazione che accompagna la proposta, «la vendetta porno è l'esempio più estremo di come, in certi casi, le nuove tecnologie vengano utilizzate da alcuni uomini con l'unico scopo di esercitare il potere e il controllo sulle donne.
Il Mattino