Foto di Hitler e Mussolini sul social, sotto accusa donna di 62 anni

Foto di Hitler e Mussolini sul social, sotto accusa donna di 62 anni
«Nera solo la bandiera del mio cuore», poi un'immagine di due minori nell'atto di compiere il saluto nazista e in sovrapposizione l'espressione...

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«Nera solo la bandiera del mio cuore», poi un'immagine di due minori nell'atto di compiere il saluto nazista e in sovrapposizione l'espressione «Diamo un futuro ai bambini bianchi», insieme all'immagine della bandiera della Repubblica Sociale Italiana ed in sottofondo la canzone rievocativa della lotta contro la Resistenza Partigiano che scendi dai monti. Non solo, ma anche una fotografia commemorativa di un compleanno di Adolf Hitler in cui era raffigurato il medesimo insieme a Benito Mussolini, inneggiando encomi e rivolgendosi agli altri partecipanti chiamandoli camerati.


Con le accuse di propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale etnica e religiosa e detenzione abusiva di armi, una donna di 62 anni di Barisciano (assistita dall'avvocato Emilio Bafile) dovrà affrontare il processo. Secondo l'accusa attraverso pubblicazione sulla propria pagina Facebook, utilizzando il soprannome di Lucrezia sulla chat L'Impero Fascista, l'imputata ha propagandato idee fondate sulla superiorità della razza bianca e italiana ed ha istigato a commettere violenza per motivi razziali etnici e nazionali, esaltando pubblicamente esponenti, fatti e metodi del nazifascismo.

Nel corso della perquisizione domiciliare gli agenti della Digos della Questura avevano rinvenuto anche due coltelli di 14 e 15 centimetri con doppia lama liscia e seghettata. Secondo l'avvocato Emilio Bafile, la vicenda giudiziaria che a breve verrà dibattuta dinanzi il Tribunale dell'Aquila, va inquadrata in un comportamento ingenuo, superficiale da parte della sua assistita, certamente non pericoloso. Imputata simpatizzante per il Partito dei Verdi, non ha mai avuto problemi con la giustizia, volontaria all'epoca dei fatti anche nella Protezione civile di Barisciano. I coltelli sequestrati alla 62enne, sempre secondo il legale, sono quelli utilizzati nella caccia o nella pesca, di comune vendita, che pertanto non necessitano di alcun tipo di denuncia alle autorità.

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Il Mattino