Una donna di 50 anni è stata arrestata ieri sera e incriminata per la contaminazione di fragole con aghi da cucito lo scorso settembre, un'azione che ha scatenato...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
La donna, My Ut Trinh di 50 anni, aveva compiti di supervisione dei raccoglitori per la grande tenuta della Berry Obsession, in Queensland, e secondo la stampa locale aveva espresso lagnanze per il suo trattamento. Oggi è comparsa davanti a un tribunale di Brisbane imputata di sette reati di contaminazione di cibo, che comporta fino a tre anni di carcere, con una circostanza aggravante che porta la pena a un massimo di 10 anni. Una portavoce della polizia del Queensland ha detto che l'arresto è risultato di un'indagine particolarmente complessa, dopo la scoperta di aghi in fragole provenienti dalla stessa regione di coltivazione, appena a nord di Brisbane. Trinh è stata arrestata dopo che il suo Dna è stato trovato in un cestello di fragole in un supermercato vicino a Melbourne.
Il governo del Queensland aveva offerto una taglia di 100 mila dollari (63 mila euro) per informazioni che conducessero ad arresto e condanna di responsabili, mentre il ministero della Sanità aveva chiesto ai consumatori di tagliare i frutti e ispezionarli prima di consumarli, e di consegnare prontamente alla polizia quelli trovati con dentro un ago. L'Associazione dei coltivatori di fragole del Queensland ha accolto con soddisfazione l'arresto della donna. «È stata una crisi amplificata dai social media e le sole vere vittime sono i coltivatori di fragole, e anche gli altri coltivatori ed esportatori di frutta», dichiara in un comunicato. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino