15enne uccide coetaneo: colpa di una ragazza

15enne uccide coetaneo: "Forse innamorati della stessa ragazza"
Sono tanti i messaggi di dolore che i compaesani e i compagni di classe del quindicenne Francesco Prestia Lamberti hanno lasciato sulla bacheca Facebook del ragazzo ucciso la...

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Sono tanti i messaggi di dolore che i compaesani e i compagni di classe del quindicenne Francesco Prestia Lamberti hanno lasciato sulla bacheca Facebook del ragazzo ucciso la notte scorsa da un coetaneo reo confesso. La notizia dell'assassinio ha sconvolto il centro di Mileto e tutta la provincia. «Non servono le solite parole per dire sarai sempre nel mio cuore ma serve dimostrarlo e dal mio cuore non uscirai più non ti dimenticherò mai. Riposa in pace amico mio»; «Non ci sono parole per descrivere tutto ciò... R.I.P. piccolo angelo» sono solo alcuni dei post dedicati all'adolescente. L'autore del delitto è figlio di un esponente di primo piano di una cosca del vibonese storicamente collegata al clan Mancuso di Limbadi. 

 
ARRESTATO UN COETANEO Un quindicenne è stato arrestato la notte scorsa dai carabinieri di Mileto per l'omicidio di Francesco, avvenuto nella tarda serata di ieri in località Calabrò. La vittima sarebbe stata uccisa con un colpo di pistola al culmine di una lite. Dopo il delitto il ragazzino si è costituito in caserma indicando il luogo del ritrovamento del cadavere. Al momento non è stato ancora chiarito il movente del delitto. Il giovane, assistito dai suoi legali, è attualmente sotto interrogatorio. Il padre ed i fratelli del quindicenne sono stati arrestati nell'operazione Stammer condotta nel gennaio scorso dalla Guardia di finanza di Catanzaro, coordinata dalla Dda, contro un narcotraffico gestito dalle cosche di 'ndrangheta del vibonese. Al momento, secondo quel poco che è trapelato, il delitto non sarebbe comunque legato a vicende criminali. 


FORSE PER MOTIVI SENTIMENTALI Potrebbe esserci una vicenda sentimentale all'origine dell'omicidio del quindicenne ad opera di un coetaneo, A.P., che poi si è costituito ai carabinieri. È una delle ipotesi su cui stanno lavorando i carabinieri di Mileto e quelli del Comando provinciale di Vibo Valentia, con il coordinamento della Procura dei minorenni di Catanzaro, per individuare il movente del delitto. L'ipotesi è che i due ragazzini potessero essersi innamorati della stessa ragazza. Il ragazzo è ancora sotto interrogatorio, nella caserma dei carabinieri del Comando provinciale di Vibo Valentia: assistito dai suoi legali, sta rispondendo alle domande del magistrato della Procura dei minorenni di Catanzaro che, con gli investigatori dell'Arma, sta cercando di chiarire la dinamica ed il movente del delitto.  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino